Fabrizio Corona, le prime parole dopo il carcere: “Mi ha salvato mio figlio. Belen?…”

Dopo aver trascorso tre anni in carcere, Fabrizio Corona che il 18 giugno del 2015 è stato affidato ai servizi sociali presso la comunità di Don Mazzi, rilascia la sua prima intervista raccontando per la prima volta l’inferno vissuto dietro le sbarre.

fabrizio-coronaFABRIZIO CORONA, LE PRIME PAROLE DOPO IL CARCERE

E’ un racconto toccante quello che Fabrizio Corona ha fatto al settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini. Si parte dalla famosa fuga in Portogallo perché “non volevo che la mia vita finisse in galera. Ho cercato una soluzione. Volevo salvarmi. Follia pura. Avevo paura” per arrivare ai grafici giorni vissuti dietro le sbarre:

“Nessuno può capire che cos’è il carcere se non lo ha vissuto pienamente e duramente. Non era una semplice custodia cautelare la mia. Era una condanna definitiva. In totale quattordici anni e due mesi. […] Ero un detenuto sorvegliato in modo speciale per via della mia popolarità. Da quando sono uscito dal carcere, non ho mai raccontato la mia vita tra le sbarre. Provo vergogna, mi fa male, il ricordo lacera la mente e il cuore. Lo fa sanguinare. Di notte però capita spesso di svegliarmi all’improvviso e di non credere che sia finita. Posso solo dirle che in galera mi è successo di tutto. L’inimmaginabile. Non è stata una semplice detenzione”.

Corona continua raccontando qualche dettaglio in più e soffermando sull’ipotesi del suicidio avanzata in questi anni dai media: “I primi due anni li ho trascorsi chiuso in cella. Ventidue ore al giorno in una cella di tre metri quadrati. Ho imparato il codice penale a memoria. […] Mai una lacrima. Mai pensato di togliermi la sacra vita che in quelle condizioni diventa ancora più sacra. […] Non ho mai accettato con me stesso il fatto di essere un detenuto. Mi guardavo dall’esterno e non mi consideravo tale. Ho evitato tutto, ho evitato la vita comune nella galera”.

A dargli forza è stato il figlio Carlos: “Lo ha portato quella santa donna di mia madre Gabriella. Emozione fortissima. L’ho lasciato bambino, l’ho trovato un ometto. Mi ha stretto forte. E mi ha dato la forza di andare avanti. “Papà, ci sono io qui per te”. Aveva capito tutto. Per la prima volta mi sono sentito io figlio, lui padre. Per la prima volta non ero più solo al mondo. […] Quattordici anni di detenzione? No, non avrei resistito. Fisico e mente mi avrebbero lasciato. Tragga lei il significato di queste dure ma vere parole”.

Fabrizio Corona tornerà in tv il prossimo 5 maggio, ospite del Maurizio Costanzo Show: “Maurizio era legato a mio padre Vittorio. Lui nutre affetto per me. In questi anni ho ricevuto proposte per fare la mia intervista da chiunque. Vespa, Giletti, la d’Urso, Floris, Formigli… ma Maurizio è una scelta di cuore e sarò onorato di essere al Maurizio Costanzo Show per la prima volta in video dopo quattro anni di assenza. […] Ho sognato mio padre Vittorio quasi tutte le notti. Era con me. Mi proteggeva. Era come se fosse lì. Mi ha salvato, sostenuto, dato forza una forza inspiegabile. Lui c’era. Andarlo a trovare al cimitero? No. Mai. Per pudore, per vergogna, per averlo deluso”.

Infine, non poteva mancare un commento su Belen Rodriguez: “Ho visto le sue nozze a Verissimo e le ho lette su Chi. L’ho vista diventare moglie, mamma e ho visto l’evolversi la sua carriera. Negli alti e nei bassi. Ho seguito il tutto con molta, molta indifferenza. Io e Belen oggi siamo due persone completamente diverse da quelle che si erano amate follemente e che avevano fatto della loro storia, innegabile, un romanzo nazionalpopolare con molti pro e pochi contro. Un amore che non distingueva più la realtà dalla fiction”.

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