Parigi, i killer di Charlie Hebdo sotto assedio: “Moriremo da martiri”

Parigi – I fratelli Kouachi, autori della strage nella redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo, sono letteralmente sotto assedio. Grazie alle ricerche e agli oltre 88 mila poliziotti (di cui 20mila delle forze speciali, in assetto da guerra) che si sono dati da fare in questi giorni, i due killer sono stati identificati e localizzati.

I killer di Charlie Hebdo in trappola

Chérif e Said Kouachi si sono barricati in nell’azienda Création Tendance Découverte, una piccola tipografia a conduzione famigliare della cittadina di Dammartin en Goële, dopo una sparatoria e un inseguimento con la polizia. Insieme a loro un ostaggio secondo le ultime indiscrezioni un27enne del posto, che questa mattina si è recato al lavoro e che da allora è scomparso. I parenti riferiscono di aver tentato di contattarlo per ore senza successo.

Secondo il sito Le Parisien la caccia all’uomo avrebbe già causato 2 morti e una ventina di feriti ma SkyTG24 nega che ci siano state delle vittime.

Le autorità, pronte a intervenire, hanno cominciato le negoziazioni con i due uomini, ma pare che i due fratelli abbiano dichiarato: “Non usciremo vivi da qui, vogliamo morire come martiri“. Esattamente quello che l’anti-terrorismo vorrebbe evitare considerando che gli ordini partiti dall’Eliseo sono chiari: bisogna prenderli vivi.

“Noi non uccidiamo i civili e le donne”

In mattinata, prima che la polizia circondasse la zona, sembra che un corriere abbia bussato alla porta dell’azienda in cui si erano rifugiati i due uomini e che questi, aprendo, gli abbiano intimato di allontanarsi con queste parole: “Vai via, noi non uccidiamo i civili” avrebbero detto Chérif e Said. Una buona notizia, forse, per l’ostaggio (di fatto, un civile).

In realtà il dubbio che per i due killer quella sopracitata non sia regola inviolabile rimane: tra le vittime della strage di Charlie Hebdo c’era anche un civile, il portiere dello stabile in cui si trova la redazione del giornale.

Una cittadina fantasma

Intanto, tutti gli accessi alla cittadina sono stati bloccati, le scuole chiuse con gli studenti barricati dentro, gli abitanti invitati a non lasciare le loro case. “Viene attuato il piano di sicurezza – ha raccontato un insegnante a Le Monde – tutte le scuole sono limitate, i bambini tenuti all’interno, nessuno entra né esce, i genitori chiamano, nel panico“. Anche gli stessi giornalisti sono stati invitati ad allontanarsi dalla zona. Un tweet del ministero dell’interno ha chiesto alla stampa di evitare di diffondere foto e video della zona per non fornire informazioni ai due killer, molto probabilmente connessi a internet e ai social per monitorare la situazione.

La lunga caccia all’uomo

attentato-parigi-charlie-hebdo1-1024x681La caccia all’uomo si era intensificata nelle ultime ore, quando un benzinaio ha riconosciuto i due killer fermatisi per fare rifornimento alla Clio grigia con cui erano fuggiti dopo la strage di Charlie Hebdo. I due fratelli hanno attaccato la stazione di rifornimento rubando benzina e cibo e hanno cambiato auto per poi ripartire in direzione del dipartimento Senna e Marna.

Poco dopo sembra che i fratelli Kouachi abbiano continuato la fuga a piedi e per tutta la notte le ricerche si sono concentrate nella zona di Villers-Cotterets, a un’ottantina di km da Parigi. Mentre migliaia di agenti pattugliavano l’area, gli elicotteri sorvolavano la zona.

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