Cesari Bocci emoziona i fans: il grande amore per la compagna Daniela

In una toccante intervista rilasciata ai microfoni di Vanity Fair, l’attore Cesare Bocci e la compagna della sua vita, Daniela Spada, parlano del calvario vissuto negli ultimi sedici anni in seguito all’ictus port partum che colpì la donna e che la costrinse a restare in coma per venti giorni, cui seguirono due mesi in neurologia e un periodo in una clinica di riabilitazione.

cesare-bocciCESARI BOCCI E DANIELA, UN AMORE PIU’ FORTE DI TUTTO

Daniela Spada su colpita dall’embolìa dopo la nascita della loro figlia Mia, durante l’allattamento. Cesare Bocci e la compagna ricordano quei momenti terribili. Oggi, fortunatamente, tutto sembra superato. La signora Daniela riesce a camminare, va a sciare e perfino a cavallo.

Se Cesare non fosse stato famoso forse in ospedale nemmeno lo avrebbero fatto entrare: per la legge, lui per me non è nessuno”, racconta Daniela spiegando che lei e Cesare Bocci non sono sposati.

Uscita dal coma non ricordavo nulla, ero in uno stato totale d’incoscienza. A Cesare domandavo ‘ma come si sveglia la gamba? È addormentata, perché?’. Non capivo. Ma è stata una fortuna, perché non rendendomi conto della situazione cercavo di reagire. Molte cose le ho scoperte quando lui le ha scritte per il libro. Come la parte iniziale, quando al pronto soccorso pensavano che fossi solo agitata”.

Il rapporto con la figlia Mia: “Il rapporto con Mia all’inizio è stato difficile. Io non c’ero e non sapevo neanche di essere mamma. Quando Cesare mi ha portato la prima foto della bambina, in ospedale, io l’ho guardata e ho detto: “Bella, ma chi è?”. Nelle mie condizioni non potevo prendere mia figlia in braccio, cambiarla, consolarla, darle il latte”.

Quando Daniela ha comincato a stare meglio, Cesare ha fatto in modo che lei e la bambina cominciassero ad avere un rapporto: “Portammo Mia a letto e lasciai lei e la mamma da sole. La bambina non voleva, strillava, ma Daniela è rimasta, con le lacrime agli occhi, finché Mia non si è addormentata. Quello è stato il momento in cui si sono iniziate a conoscere”.

Sei anni fa ha avuto anche un tumore: “Ci sono sempre io che sto più male, che ho più bisogno di cure. Soprattutto da quando, sei anni fa, ho avuto pure un tumore. Ma per fortuna, invece di risentirsi, Mia è attenta, premurosissima”.

Oggi, la compagna di Bocci è tornata anche a lavorare: “Non potendo uscire, per anni ho seguito tutti i programmi in tv e mi sono appassionata. Ho frequentato un paio di scuole, diplomandomi cuoca e pasticciera. Purtroppo per le decorazioni dei dolci non sono granché, ci vuole manualità, però le torte sono buone”.

L’unico rammarico è non poter seguire il compagno sul set: “Quando qualcuno occupa un posto per handicappati vado lì e chiedo “ce l’ha il permesso?”. Ogni tanto io stessa lascio libero il posto più vicino all’entrata: ma per qualcuno che sta sulla sedia a rotelle, mica per il furbo di turno. (…) Sono “diversa”, sì. Ma per fortuna sono, ancora qui”.

 

 

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