Fabrizio Corona confessa: “In carcere mi è successo l’inimmaginabile…”

oo-2In galera mi è successo di tutto. L’inimmaginabile. Non è stata una semplice detenzione” ha dichiarato Fabrizio Corona sulle pagine di Chi, il primo giornale a cui l’ex Re Dei Paparazzi ha concesso un’intervista dopo l’uscita dal carcere.

Nessuno può capire che cos’è il carcere se non lo ha vissuto pienamente e duramente – assicura Corona – Non era una semplice custodia cautelare la mia. Era una condanna definitiva. In totale quattordici anni e due mesi. Ero un detenuto sorvegliato in modo speciale per via della mia popolarità. Da quando sono uscito dal carcere, non ho mai raccontato la mia vita tra le sbarre. Provo vergogna, mi fa male, il ricordo lacera la mente e il cuore. Lo fa sanguinare. Di notte però capita spesso di svegliarmi all’improvviso e di non credere che sia finita“.

I primi due anni li ho trascorsi chiuso in cella – continua Fabrizio – Ventidue ore al giorno in una cella di tre metri quadrati. Ho imparato il codice penale a memoria… Non ho mai accettato con me stesso il fatto di essere un detenuto. Mi guardavo dall’esterno e non mi consideravo tale. Ho evitato tutto, ho evitato la vita comune nella galera. Mi sono creato un mondo parallelo, fatto di libri, quotidiani, tv, palestra in cella e la mia inseparabile radiolina“.

Poi, a giugno del 2015, l’improvvisa e inaspettata scarcerazione: “La prima cosa che ho fatto una volta libero? Mi sono fermato in autostrada, ho guardato il cielo e ho vomitato. Poi mi sono fatto una scopata“.

E il piccolo Carlos? “L’ho lasciato bambino, l’ho trovato un ometto. Mi ha stretto forte. E mi ha dato la forza di andare avanti. Aveva capito tutto. Per la prima volta mi sono sentito io figlio, lui padre. Per la prima volta non ero più solo al mondo“.

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