Reazione a Catena: i “Parenti stretti” eliminati per un errore, è polemica

Reazione-a-Catena-parenti-strettiÈ finita martedì 19 luglio l’avventura dei “Parenti stretti” negli studi di Reazione a Catena. Giovanni, la fidanzata Eliana e la cugina Beatrice erano entrati in gioco il 29 giugno ed erano sopravvissuti per be 18 puntate.

Poi l’errore e la sconfitta: a vincere la puntata di martedì sono stati i “Dietro le quinte”. Ma secondo i fan della pagina Facebook dedicata al mitico trio, qualcosa non quadra.

Tutto comincia (e, nel loro caso, finisce) con la sfida L’Intesa Vincente, in cui uno dei concorrenti deve indovinare una parola con l’aiuto degli altri due componenti della squadra che, alternandosi, devono dargli una serie di indizi. Tra le regole del gioco vige quella di non fornire al concorrente dei sinonimi della parola misteriosa.

Ebbene, la parola da indovinare martedì era “favola”. Giovanni e Beatrice hanno chiesto a Eliana: “Cosa racconti non fiaba?” e sono stati subito fermati dal notaio che ha giudicato “fiaba” un sinonimo di “favola”. Così facendo la squadra ha perso allo spareggio, dopo aver indovinato ben 11 termini, così come gli sfidanti.

Secondo i fan della squadra, però, i due termini non sarebbero davvero sinonimi perché indicherebbero due tipologie di racconto ben distinte. Come si legge sulla Treccani, la favola è “ una breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di virtù e di vizî umani), e che racchiude un insegnamento di saggezza pratica o una verità morale, spesso dichiarati esplicitamente dall’autore stesso; è per lo più in versi (e in ciò si distingue, oltre che per altri caratteri intrinseci, dalla fiaba, che è invece in prosa”.

Sempre la Treccani definisce invece la fiaba un “racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale”.

I fan hanno quindi chiesto al Parenti Stretti di fare ricorso, ma è anche vero che nel linguaggio comune i due termini sono ormai considerati dei sinonimi, e il trio non avrà vita facile se vorrà davvero cercare di rientrare nel programma….

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