Il fidanzato di Noemi: “L’ho uccisa perché voleva sterminare la mia famiglia”

Lucio ne era sicuro: se non l’avesse fermata prima, Noemi Durini, 16 anni, avrebbe sterminato tutta la sua famiglia, rea di impedire il loro grande amore. Anzi, la mattina in cui Noemi è morta, aveva con sé persino il coltello con il quale avrebbe compiuto l’efferata strage.

È questa la versione dei fatti riportata da Lucio, il 17enne che dopo un anno d’amore con Noemi l’ha uccisa a sassate e sepolta sotto a una catasta di sassi (pare, tra l’altro, con l’aiuto del padre, attualmente indagato per occultamento di cadavere).

Una storia che naturalmente fa acqua da tutte le parti, raccontata da un ragazzo con seri problemi psichici che aveva già subito 3 TSO, e tuttavia era libero di frequentare ancora la fidanzatina che di recente in alcuni post su Facebook aveva parlato di violenze.

«L’ho ammazzata perché premeva per mettere in atto l’uccisione di tutta la mia famiglia» ha detto Lucio agli inquirenti, giurando che la mattina del 3 settembre era andato a prendere Noemi in auto per dissuaderla dall’insana idea di mettere in atto il suo piano. Anzi, secondo Lucio, Noemi ne parlava già da tempo, ed erano d’accordo che appena lei fosse stata maggiorenne sarebbero andati a vivere a Milano, lontani dai parenti che ostacolavano il loro amore.

Una storia raccapricciante quella di questi due ragazzi, una storia su cui ha voluto fare una giusta riflessione la gossip blogger Selvaggia Lucarelli:

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