Matteo Salvini è costantemente nell’occhio del ciclone per le sue scelte politiche. In molti lo criticano e diversi attacchi arrivano proprio dal web. Dai social, innanzitutto, dove tutti possono esprimere pareri scrivendo commenti proprio ai post della persona interessata. Così, il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, è sceso in campo ancora una volta con un post che è difficilmente attaccabile. “DONARE SANGUE salva una vita, se stai bene cosa aspetti a farlo anche tu? Dalle parole ai fatti. Orgoglioso di essere volontario, come altri milioni di italiani, da quando avevo 18 anni”. In foto, lo si vede sorridente e deciso a donare il sangue all’Avis.
Un bel gesto donare il sangue all’Avis
Anche il più acerrimo nemico di Matteo Salvini, in questo caso, troverebbe difficoltà a sparagli contro insulti e minacce. Questa volta, è innegabile, Salvini ha compiuto un gesto che gli rende sicuramente onore. Donare il sangue è un gesto importante che dovrebbe rientrare nella vita quotidiana di tutti.
Il vicepresidente del Consiglio è in un centro Avis, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue, un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale che lavora da anni in Italia e in Svizzera nel campo della donazione del sangue e di alcuni emocomponenti.
Commenti positivi al post di Matteo Salvini
Come immaginavamo, questo gesto non poteva essere criticato. La scelta di donare il sangue e ‘pubblicizzare’ il gesto tramite Facebook non può che portare benefici. Già, perché in questo modo diverse persone potranno sentirsi sensibilizzate su un argomento molto, ma molto importante.
Così, ecco che al post del vicepremier arrivano diversi commenti positivi. Come quello di Francesco che esprime un elogio molto eloquente nei suoi confronti: “Il miglior Ministro degli Interni che l’Italia abbia mai avuto, complimenti”.
Oppure, quello di Giuliano che scrive: “Grande Matteo dovrebbero farlo tutti i parlamentari così verrebbe fuori la verità di chi fa uso ……… anche io dono da quando ho 18 anni proprio stamattina ho fatto donazione Aferesi”.
