Charlie Hebdo e la vignetta della vergogna: questione di buon senso, o forse di umanità

Charlie Hebdo torna alla ribalta. Ancora una volta, nel mirino del giornale satirico c’è l’Italia. Una Italia che piange i suoi morti nella tragedia del ponte Morandi a Genova. Può essere davvero legittimo scherzare su tragedie che coinvolgono morti e feriti?

Dal momento che arrivano in rassegna vignette del genere, allora, dobbiamo per forza ammettere che, sì, è legittimo. Ma andiamo a vedere con esattezza cos’è che ha fatto il giornale francese stavolta. In effetti, ha mischiato un po’ le carte dei problemi italiani. Vogliamo chiamarli problemi? Beh, passateci il termine. Da un lato l’emergenza immigrazione e il braccio di ferro del nostro governo con l’Ue per la gestione degli sbarchi, dall’altra il Ponte Morandi. Come siano riusciti ad unire le due cose, beh, facciamo fatica a spiegarcelo. Ma guardando il disegno in prima pagina ci accorgiamo che sullo sfondo giallo appare il ponte spezzato in alto a sinistra mentre a terra, tra le macerie e un’auto appena precipitata. Poi, un uomo di colore che spazza il suolo con una ramazza: “Costruito dagli italiani… pulito dai migranti“.

Charlie Hebdo
Rescuers are at work amid the rubble of a section of the Morandi motorway bridge that collapsed earlier, on August 14, 2018 in Genoa. – Rescuers scouring through the wreckage after part of a viaduct of the A10 freeway collapsed said there were “tens of victims”, while images from the scene showed an entire carriageway plunged on to railway lines below. (Photo by ANDREA LEONI / AFP) (Photo credit should read ANDREA LEONI/AFP/Getty Images)

Italia nel cuore dei francesi

Beh, evidentemente i francesi hanno molto a cuore le disgrazie che tormentano il nostro Paese. Charlie Hebdo non se ne perde una. Ogni volta che accade qualcosa ha già pronto il vignettista che si mette all’opera. Evidentemente l’Italia fa vendere copie. 

Come era ipotizzabile, gli italiani sono disgustati per la copertina del giornale satirico francese. Il viceministro ai Trasporti, il ligure Rixi ha dichiarato: “Il giornale francese Charlie Hebdo è senza vergogna e riesce a superare ogni limite nel cattivo gusto. Questa sarebbe satira? Per me c’è solo una parola: schifo”, questo il post su Facebook. Effettivamente, anche il giornalista più sprezzante del mondo farebbe fatica ad esprimersi ‘ironicamente’ su una disgrazia che ha spezzato 40 vite. Insomma, ci sono tanti argomenti su cui si può fare satira. Su altri, invece, meglio di no. Si tratta di buon senso. O, forse, di umanità.

 

 

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