Giuseppe Marotta, carriera e vita privata dell’A.d. della Juventus

Giuseppe Marotta: una vita nel calcio e le sue clamorose operazioni come A.d.

Classe 1957, nasce a Varese, città a cui è sempre rimasto legato e che è ancora oggi il suo rifugio nei periodi di relax dal lavoro. A soli 19 anni riveste il ruolo di direttore generale della sezione giovanile del Varese ed è costretto ad abbandonare gli studi in Giurisprudenza. Dopo alcuni anni arriva alla Sampdoria e qui si mette in luce grazie alle trattative che portano giocatori del calibro di Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini alla squadra blucerchiata. Dopo le dimissioni dal club doriano passa alla Juventus nel giugno 2010 come amministratore delegato. E si dimostrerà un’autentica punta di diamante per la Vecchia Signora. E’ a Torino che concluderà affari che assicureranno la vittoria consecutiva negli anni alla società bianconera: da Pirlo a Vidal e da Pogba a Tevez e Higuain. L’ultimo clamoroso accordo raggiunto ha portato il top player Cristiano Ronaldo a vestire la maglia a strisce bianco e nere.

Giuseppe Marotta: vita privata tra figli, scontri e guadagni

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta (Getty images)

Dal carattere forte e determinato, Beppe Marotta si è sempre mosso dietro le quinte del calcio italiano. A soli 8 anni sognava di diventare dirigente. Il direttore generale della Juventus si è sempre mostrato molto geloso della sua vita privata. Si sa poco della bellissima moglie Cristina e dei suoi due figli gemelli, Elena e Giovanni, nati nell’ottobre 2010. Gli è capitato di essere protagonista del gossip suo malgrado. Basta pensare allo spiacevole episodio del 2014 con Claudio Lotito, col quale i rapporti restano tutt’ora tesi. Durante una conferenza stampa il presidente biancoceleste indirizzò all’A.d. juventino un’infelice battuta, in seguito alla quale sarà costretto a pagare una multa di 10 mila euro. E sempre a proposito di guadagni nel 2017 il suo nome è stato inserito tra i 50 dirigenti più pagati al mondo con uno stipendio di 2,6 milioni di euro. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che il sogno del piccolo Marotta si è pienamente realizzato.

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