Morte Pantani, Le Iene riaprono il caso: è stato ucciso?

Spuntano nuove ombre sul caso Pantani e, a farle emergere, è il team de Le Iene. Il programma condotto da Alessia Marcuzzi è andato in onda ieri, 3 ottobre. Tra i servizi più apprezzati dal pubblico, c’è stato quello di Alessandro De Giuseppe sul caso della morte di Marco Pantani. Il famoso ciclista, trovato senza vita in una camera d’albergo il 14 febbraio del 2004, è rimasto nel cuore di tutti. La sua morte presenta però molti lati oscuri. Partendo proprio da questi e dalle incongruenze, la iena ha ricostruito il caso con l’aiuto di immagini inedite e testimonianze varie come quella degli operatori del 118 intervenuti quella sera.

Marco Pantani e le incongruenze sulla morte: il servizio de Le Iene

Il racconto comincia con le immagini di repertorio delle forze dell’ordine. La polizia filmò tutto: ogni dettaglio della stanza dove è stato trovato senza vita Marco Pantani a soli 34 anni è impresso sulla pellicola. Si vede una pallina di droga in mezzo al sangue la cui presenza non è mai stata chiarita. Uno degli addetti del 118 dichiara che attorno al cadavere non c’era nulla. A conferma ci sono altre testimonianze degli infermieri. La mamma di Marco Pantani, Tonina, così è convinta che il figlio sia stato ucciso. Le Iene, dal canto loro, sostengono che sulla morte del campione non sia stato detto tutto e iniziano ad indagare.

Pantani è stato ucciso? L’indagine de Le Iene

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Nel 1999 Pantani venne accusato di doping. Si difese e dichiarò di essere stato ingannato, ma nessuno gli credette. Questa storia, finita con una accusa, gettò Marco Pantani nella depressione e qui iniziò a fare uso di cocaina. Le autorità così, quando trovarono il corpo di Marco Pantani, chiusero il caso come overdose. Non si indagò come omicidio, ma vi sono troppi lati oscuri.

Morte Pantani: la ricostruzione della morte, dalla pallina di droga al lavandino smontato

Nella stanza di Marco Pantani c’era troppo disordine. Marco Pantani ha sfasciato tutto, sostiene la Procura. Ma niente è stato rotto, nemmeno lo specchio. Tutto sembra posato a terra, non lanciato. Secondo il proprietario poi, il lavandino era stato smontato dal muro. Quando entra la Polizia però il lavandino è magicamente attaccato al muro. Si torna poi sulla famigerata pallina bianca di cocaina che i paramedici dichiarano di non aver visto. Resta così il dubbio su cosa sia successo nelle due ore che sono passate tra l’arrivo dei paramedici e l’arrivo della Polizia. Ci sono poi delle telefonate fatte alla reception del Residence Le Rose in cui Marco Pantani chiedeva di avvisare i Carabinieri perché c’erano delle persone che gli davano fastidio. Ma nessuno ha chiamato la Polizia.

Marco Pantani ucciso? Segni insoliti sul corpo del ciclista

Secondo poi il medico che ha analizzato il corpo di Marco Pantani la quantità di cocaina ingerita era molto elevata. Non è escluso che qualcuno possa avergli sciolto della cocaina nell’acqua. Eppure nessuno ha cercato impronte sulla bottiglia o il bicchiere nella stanza. Inoltre la macchia di sangue sul pavimento è insolita. Secondo il medico, prima del ritrovamento del cadavere, qualcuno spostò il corpo di Marco Pantani. Terza anomalia sono i segni trovati sul corpo di Pantani che secondo la Procura sono stati auto-inflitti. Secondo il perito della famiglia sembrano però fatti da terze persone. In ultimo, dall’ingresso del garage del residence si può entrare senza essere visti.  Le autorità escludono che un assassino potesse essere arrivato da Marco. Ma allo stesso tempo l’ispettore rispose che nessuno verificò a tal proposito. Tanti lati oscuri e la morte di Marco Pantani aspetta ancora giustizia.

S.Marvaldi

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