Sanremo 2019, Claudio Bisio e Virginia Raffaele trasformano un momento commovente in una gag esilarante, ecco cosa hanno fatto sul palco dell’Ariston.
La 59esima edizione del Festival di Sanremo ci sta regalando molti momenti esilaranti. Tra gaffe inaspettate, momenti di riflessione e gag divertenti, Claudio Baglioni insieme a Bisio e Raffaele non stanno disattendendo le aspettative della vigilia. Oramai siamo arrivati alla terza serata della kermesse e dopo la prima tranche di cantanti e il grande ospite Antonello Venditti, Bisio e la Raffaele inscenano una gag davvero insolita che ha il sapore di ‘bufala’. Il motivo? Nelle prime battute quello inscenato dai due co-conduttori sembrava un momento di estrema serietà. Il tema trattato infatti è quello dell’armonia con un legame forte con l’innocenza dei bambini. Sono bastati pochi istanti però per trasformare un momento di grande serietà in una gag esilarante.
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Claudio Bisio e Virginia Raffaele cantano Ci vuole un fiore, ma qualcosa va storto
Claudio Bisio e Virginia Raffaele commuovono tutti con queste parole: “Invitiamo a recuperare l’innocenza di quando eravamo bambini, perché i bambini amano tutto e tutti e guardano il mondo con occhi puri”. Da questo incipit introducono la canzone di Sergio Endrigo dal titolo Ci vuole un fiore ed iniziano a cantarla. Mentre i due co-conduttori la cantano in coro però qualcosa va storto. Ed è qui che il momento da serio diventa comico. La Raffaele infatti non ricorda le parole della canzone e in particolare non riesce proprio a pronunciare la parola fiore. In prima battuta dirà “fiordo”, nel secondo tentativo poi scambierà la parola fiore con “fluoro”. Il terzo tentativo però è il più esilarante. Virginia dice “flipper” invece di dire fiore. Bisio a questo punto è disperato, ma proprio quando sembrava aver perso le speranze la Raffaele si sforza e pronuncia finalmente la parola “fiore”. C’è un solo problema però, nel frattempo è entrato sul palco il coro composto da ragazzini che cantano tutti insieme la canzone, anche loro però sbagliando la parte finale: “Per fare tutto ci vuole un f….iltro”