Coroanvirus, Spadafora: “Parrucchieri, centri estetici e palestre potrebbero riaprire prima”

In determinate regioni e con il totale rispetto delle ferree e stringenti nuove regole palestre, centri estetici e parrucchieri potrebbero riaprire il 18 maggio.

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Arriva una buona notizia per i titolari di centri estetici, palestre e parrucchieri. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, vorrebbe infatti aprire prima dell’1 giugno queste attività, almeno in alcune Regioni. Il Ministro parla del 18 maggio per le palestre laddove il comitato tecnico scientifico dia parere positivo e dando, chiaramente, il tempo ai gestori di adeguarsi alle nuove regole. Stesso discorso anche per parrucchieri e centri estetici. Tutto questo solo nelle Regioni in cui l’indice di contagio, R0 raggiunga la soglia minima di 0,2.

Le regioni e i criteri secondo cui alcune attività potrebbero riaprire prima dell’1 giugno

Secondo il programma del Governo e reso noto dal Presidente del Consiglio Giusppe Conte, parrucchieri, centri estetici e palestre dovrebbero riaprire il primo giugno se tutto va per il meglio. Secondo però quanto riporta il Corriere della Sera in alcune regioni dove non vengono registrati nuovi contagi, le aperture potrebbero essere anticipate al 18 maggio. A oggi le regioni candidate, come riporta anche Fanpage sono: Basilicata, Umbria, Molise, Umbria, Calabria, Sardegna, Abruzzo… chiaramente prima di decidere il monitoraggio sanitario giocherà un ruolo fondamentale per capire se questa tendenza di diminuzione dei contagi continuerà il suo trend positivo.

Come potranno riaprire parrucchieri e centri estetici?

Le regole però, lo sappiamo, saranno stringenti e dovranno essere rispettate al 100% proprio perché il rischio è alto. Potrà entrare un solo cliente alla volta e i dipendenti dovranno indossare visiere, guanti e mascherine. Stessi dispositivi che dovranno essere forniti anche ai clienti che entrano nelle attività. Inoltre i locali dovranno essere igienizzati, puliti e sanificati più volte al giorno con strumenti anche accuratamente sterilizzati.

Come potrebbero riaprire le palestre?

Per la palestre Spadafora sta studiando un protocollo specifico che segua quello degli allenamenti degli atleti nei centri sportivi, ma con regole ancora più ferree. Bisognerà verificare infatti gli spazi a disposizione, come potranno essere organizzati gli spazi interni, permettere ingressi solo scaglionati e spogliatoi e aree comuni saranno chiuse. L’insegnante dovrà stare a due metri di distanza indossando guanti e mascherine e ogni persona dovrà avere a disposizione uno spazio di 7 metri quadrati. Gli attrezzi andranno poi sanificati dopo l’uso, proprio come gli ambienti e gel disinfettanti dovranno essere a disposizione dei clienti.

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Per quanto riguarda poi le piscine, sempre secondo quanto riporta Fanpage, sebbene l’acqua non preoccupi come veicolo di trasmissione del virus il resto dell’impianto dovrà essere molto controllato evitando incontri, organizzando percorsi differenziati.

Insomma, la volontà di ripartire è evidente, ma le misure così ferree mettono a dura prova soprattutto quelle realtà sportive in cui gli spazi a disposizione non sono ampi e la possibilità di avere 7 metri quadrati tra allievi risulta quasi impossibile.

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