MarTa, la direttrice: “Chiara Ferragni incantata dagli ori. Ha ingaggiato un esperto di storia dell’arte”

La redazione di Sologossip.it ha contattato in esclusiva la Direttrice del MarTa, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocenti, che qualche giorno fa ha avuto il piacere di ospitare Chiara Ferragni.

MarTa, la direttrice: "Chiara Ferragni incantata dagli ori. Ha ingaggiato un esperto di storia dell'arte"
MarTa, la direttrice: “Chiara Ferragni incantata dagli ori. Ha ingaggiato un esperto di storia dell’arte” (instagram)

L’imprenditrice Digitale è stata ospite del Museo per un progetto in collaborazione con la direttrice creativa di Dior, Maria Grazia Chiuri, con cui la donna ha uno splendido rapporto. La nostra chiacchierata è stata incentrata soprattutto su quelle che sono le bellezze innegabili del Museo Archeologico di Taranto e sui progetti che sposa, tra cui quello con Dior, proprio per avvicinare un target più ampio di visitatori. La direttrice ha espresso la sua volontà di migliorare il Museo: si fa tanta pubblicità eppure, spesso, non basta ad avvicinare un target di visitatori più giovanile. E’ proprio la fascia di età compresa tra i 14 e i 20 anni quella più difficile da centrare. Tornando alla visita di Chiara Ferragni, la dottoressa ha accolto le donne all’ingresso del Museo Archeologico, portandole all’interno della struttura e facendo un piccolo excursus della sua storia archeologica. Degl’Innocenti ci ha raccontato di quanto le donne siano state garbate, gentili e soprattutto ha voluto porre l’accento sulla parola rispettose. Massimo interesse e rispetto, dunque, nei confronti del materiale archeologico presente all’interno della struttura: tra l’altro, anche nella pubblicazione di foto e di post c’è stato un’enorme sensibilità utilizzata dall’influencer.

Chiara Ferragni era lì principalmente per il progetto di Dior, ma è stata colpita dalla bellezza e dalla maestosità delle opere d’arti presenti nella struttura, ed ha mostrato per loro un fortissimo interesse. Non c’è da stupirsi più di tanto, però, dato che l’influencer è solita visitare i Musei Italiani, proprio per conoscere meglio le bellezze del nostro Paese. La Direttrice ha inoltre raccontato che la Ferragni non era sola nel suo tour guidato e con lei anche i membri dello staff di Dior, Maria Grazia Chiuri e soprattutto un esperto di storia dell’arte, ingaggiato proprio dal noto marchio di lusso per poter comprendere al meglio le opere presenti nel percorso. Nel loro tour c’è stata una tappa particolarmente importante, ed è quella degli ori, che probabilmente erano inerenti al progetto presentato da Maria Grazia Chiuri per Dior. E sulle polemiche che sono girate intorno alla figura della Ferragni, la Direttrice osserva che siamo in un Paese Democratico, in cui esiste la libertà d’espressione, ma nel momento in cui una influencer con rispetto e tatto fornisce visibilità ad un ente, aiutandolo ad approcciarsi anche ad un pubblico più giovane e dinamico, non dovrebbe rappresentare un male.

MarTa, la direttrice: “Chiara Ferragni incantata dagli ori. Ha ingaggiato un esperto di storia dell’arte”

Chiara Ferragni ha visitato il MarTa, nonostante fosse li per un progetto culturale diverso da quello che l’ha vista protagonista agli Uffizi

Si certo, è diversa la dinamica, è diverso il progetto. E’ un progetto che ci è stato presentato dalla Maison Dior. La visita si è concentrata soprattutto sugli Ori Ellenistici.

Immagino che Chiara non fosse da sola visto che era lì per un progetto

Si si, c’era un Team con lei, uno storico dell’arte che fa parte del progetto Dior, esterna al museo, ma comunque uno storico dell’arte che ha accompagnato la Ferragni.

Lei ha avuto modo di parlarci?

Si certo, perché le ho accolte io all’interno del Museo, per fare una presentazione anche generale del Museo, della sua storia.

Che impressione le ha dato?

Un’ottima impressione, appunto perché è stata molto colpita dalla ricchezza del patrimonio culturale di questo Museo, della sezione degli Ori che ha molto apprezzato ed è stata molto gentile e rispettosa. Un misto di meraviglia e stupore nei confronti di questo patrimonio, penso sia la cosa più importante da sottolineare e mettere in luce. Era molto attenta a ciò che vedeva.

Lei come direttrice cosa si aspetta possa accadere nei prossimi giorni?

Intanto penso sia sempre importante che quando si comunica si riesca a creare un’attenzione sui luoghi che si vanno a visitare. Nonostante la nostra social media strategy e i canali social che curiamo quotidianamente, penso sia interessante questo invito dei social media nei confronti dei musei e dei beni culturali a quella fascia di età dei giovani che sono poi i seguaci della Ferragni ma anche del marito Fedez. E quindi di poter, anche grazie a questo tipo di operazione, di raggiungere anche un pubblico più giovanile. E soprattutto mettere in condizione il museo di avere un’apertura al pubblico più pronunciata. Chiaramente ogni canale ha un suo target nella comunicazione, quindi riuscire attraverso questo tipo di iniziative a creare attrazioni che invece i musei solitamente fanno fatica a mettere su, nonostante le strategy, è interessante. In questo momento i media hanno un ruolo di educatore. Un legame da coltivare tra quella che è la comunità e i luoghi di comunicazione. In questo caso Chiara ha assunto un ruolo di ambasciatrice della cultura, è un ruolo positivo anche per noi, creando però un percorsi di Policy ben determinati però!

https://www.instagram.com/p/CC23hFIJE5b/

Lei cosa pensa delle polemiche nate intorno alla figura di Chiara Ferragni di questi giorni?

Io penso siano polemiche molto sterili, perché prima di tutto è sempre positivo che ci sia un desiderio di visitare un museo, quindi in qualche modo a prescindere dal progetto in questo caso con Dior. Il tutto poi è stato fatto con grande rispetto in merito a quanto è stato postato sui Social, soprattutto nei riguardi dei luoghi e il valore che hanno. Io metterei in luce questo aspetto, poi a maggior ragione se mette in luce e contribuisce in modo positivo a una sua visibilità e a coinvolgere target che purtroppo per i musei sono ancora lontani, ben venga.

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