Federica Nargi e Alessandro Matri, un figlio? “Si può fare!”

Federica Nargi, ex velina ed ex concorrente del programma “Si può fare” andato in onda su Rai uno,  confessa che con il suo bel fidanzato Alessandro Matri parlano spesso di un figlio tutto loro

federica nargiFederica Nargi “Non riesco a immaginare un futuro senza Alessandro”

Federica Nargi, compagna del calciatore Alessandro Matri da ormai sei anni, in un’intervista rilasciata al settimanale Diva E Donna, dopo l’ipotesi matrimonio avanzata proprio dal bomber del Genoa, confessa di voler allargare la famiglia, e dichiara “Ultimamente l’argomento figlio torna spesso. In passato mi sognavo mamma di una femminuccia. Poi vedendo come i maschietti di alcune mia amiche coccolano le loro mamme, beh, sto considerando l’ipotesi figlio maschio. Avrei un po’ paura di soffrire di gelosia quando mi porteranno le fidanzate, perché di figli ne voglio tre. Ma per imparare a far la suocera, poco apprensiva e non invadente, ho come maestra la mamma di Ale, Pinuccia, una donna fantastica”.

La bella Federica Nargi e l’aitante Alessandro Matri hanno sfatato il mito della coppia velina-calciatore, secondo il quale una storia tra queste due categorie non può durare più di un’estate. È proprio l’ex velina a svelare il segreto di questo loro recordSiamo una coppia particolare. Io sono un velina anomale e lui un calciatore anomalo. Non ci importa farci vedere, anzi, lui si arrabbia con i fotografi. Io gli dico: ‘Dai, vogliono solo un nostro bacio’ e lui, testardo com’è mi risponde: ‘E io non gliela faccio fare la foto’. Allora io lo bacio a sorpresa”.

Sembra proprio che Alessandro Matri sia l’uomo perfetto ma un difetto ce l’avrà? È la stessa Federica Nargi a rispondere dicendo “Premesso che lui è l’uomo della mia vita e che non riesco a vedermi con un altro uomo. Si, un difetto ce l’ha. Potrebbe scrivere un po’ di più, scrivere una bella lettera, di quelle romantiche. Lui ci prova a mettere giù qualche parolina, magari sul bigliettino di un regalo. Apprezzo lo sforzo, ma, purtroppo, gli vengono tutti uguali”.

(Fonte: leggo.it)

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