Loris, Veronica confessa: “L’ha ucciso il nonno, voleva raccontare tutto a papà”

loris nonno veronica-2-2I racconti di Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del figlio Loris, si fanno sempre più agghiaccianti. Dopo aver accusato per la prima volta il suocero Andrea Stival di aver ucciso il nipotino, Veronica sembra via via ricordare sempre più chiaramente gli avvenimenti di quella terribile mattina. Nell’ultimo colloquio, la donna ha aggiunto alcuni particolari davvero terrificanti…

Ho deciso di raccontare tutto, tutta la verità, non lo copro più” ha detto Veronica alla psicologa. “Non ho ucciso io Loris, è stato mio suocero Andrea. Dottoressa, io a mio figlio l’ho trovato già morto, ero andata a buttare la spazzatura e quando sono rientrata l’ho trovato a terra. Ho provato a rianimarlo, ma ormai…“.

 

Nell’ultimo interrogatorio, la Panarello ha dichiarato che il movente del suocero sarebbe stata la volontà da parte di Loris di raccontare al suo papà della presunta relazione tra Veronica e Andrea.

“Il suo nervosismo degli ultimi giorni è perché voleva dire tutto a papà – ha detto Veronica, ricordando gli ultimi giorni di vita del figlio – Lo aveva capito e lo aveva visto che ci fosse qualcosa. Aveva visto un gesto e forse qualcosa di più. Aveva capito tutto. Io ne avevo già parlato con lui. La sua maturità è stata sempre grande, più di otto anni. E quel chiudersi nel silenzio era perché aveva capito“.

Poi, sempre secondo il racconto di Veronica, è arrivato il giorno del delitto, quello in cui Loris aveva deciso di parlare: “Quella mattina Loris mi ha detto che l’avrebbe detto a papà. Continuava a dirmi: quando arriva papà? E lì ho avuto ancora più paura“.

Da sei mesi avevo frequenti rapporti sessuali con mio suocero quando i bambini erano fuori casa – ha aggiunto la donna – Non ero consenziente, lo facevo solo per proteggere i miei figli… questo era il patto“. Secondo Veronica, il nonno aveva intenzione di abusare anche dei due nipotini.

A riprova del fatto che tra Andrea e Veronica ci fosse un patto segreto secondo cui lei non poteva parlare della loro relazione (o naturalmente dell’omicidio) nemmeno dopo l’arresto, la Panarello ha mostrato agli inquirenti una valigia inviatale in cella dal suocero, una specie di “regalo di ringraziamento” per il suo silenzio: “Un segnale per me che stavo facendo bene a non parlare e che quindi meritavo una ricompensa“.

Devo pagare per quello che è successo, ma non ho ucciso io Loris, merita giustizia” ha concluso Veronica.

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