Messaggi d’affetto per Marchionne, da Renzi a Stevens: il più toccante è solo uno

E’ in fin di vita, ormai, Sergio Marchionne. Le sue condizioni non lasciano ben sperare e, purtroppo, l’ormai ex amministratore delegato di Fca sembra essere arrivato agli ultimi sgoccioli della sua vita. Nelle ultime ore, anche il presidente della Repubblica Mattarella ha chiesto informazioni circa il suo stato di salute. Intanto, arrivano tantissimi messaggi d’affetto per lui. Dai social, soprattutto, all’hashtag #Marchionne rispondono migliaia e migliaia di commenti. Alcuni anche di personaggi molto importanti. Tra gli altri, in risalto quelli dei due ex presidenti del Consiglio che hanno voluto omaggiarlo. Il commento di Matteo Renzi: “Marchionne è stato un grande protagonista della vita economica degli ultimi 15 anni. Con lui ho condiviso molte scelte, discusso sempre, litigato talvolta. E’ riuscito a dare un futuro alla Fiat, quando sembrava impossibile. Ha creato posti di lavoro, non cassintegrati #chapeau”. Poi, arriva l’omaggio di Silvio Berlusconi che ha voluto esprimere il proprio dolore con queste parole: “Marchionne è certamente il numero uno dei manager italiani, ha dimostrato di avere intuizione, coraggio, lungimiranza, competenza, ha garantito il futuro ad una grande azienda italiana come FIAT in un momento difficile e l’ ha pilotata con coraggio sulla strada difficile dell’internazionalizzazione fino ad arrivare ad occupare una quota importante del mercato di oltreoceano. Quella di Marchionne è una bella storia italiana: la storia del figlio di un maresciallo dei carabinieri – da cui eredita il senso del dovere, della disciplina, della serietà – costretto ad emigrare, che ha saputo far onore al suo Paese con lo studio e con il lavoro fino a diventare uno dei simboli del genio italiano nel mondo. In questo momento difficile mi stringo a lui e ai suoi familiari con vero affetto”.

Tanti messaggi d’affetto per Sergio Marchionne

Anche Luigi Di Maio ha voluto esprimere il suo pensiero e pubblicarlo tramite l’Ansa: “Mi addolora la notizia che Marchionne stia male e in un momento così difficile credo ci voglia rispetto per il dolore dei suoi familiari, dei suoi più cari amici e dei suoi collaboratori”.

Non solo uomini di politica, un po’ tutti hanno espresso un pensiero per Sergio Marchionne che, ormai, si trova in una condizione di coma irreversibile. Nelle ultime ore è arrivato anche il tweet di Francesco Facchinetti: “L’Italia è quel paese che riesce a parlare male del più grande manager vivente italiano che ha salvato la faccia dell’azienda più importante del bel paese e ci ha riconsegnato lustro e rispetto in tutto il mondo!”

E quello di Simona Ventura: “Mi dispiace, e molto. Una storia che ci insegna tante cose. Tanti valori. Poiché lui è’ stato TANTO”.

Nelle ultime ore è anche arrivato un messaggio molto commovente da parte del suo legale: “Per me era come un figlio e invece divenne un fratello”Franzo Grande Stevens, avvocato di Gianni Agnelli e presidente onorario della Juventus, ha scelto il Corriere della Sera per pubblicare la sua lettera che onora l’amicizia con Sergio Marchionne. Stevens scrive con l’emozione di chi ha tanti, tantissimi ricordi che lo legano ad una persona che adesso è su un letto d’ospedale: “Il dolore per la sua malattia è indicibile. Quando dalla tv di Londra appresi il giovedì sera che egli era stato ricoverato a Zurigo, pensai purtroppo che fosse in pericolo di vita. Perché conoscevo la sua incapacità di sottrarsi al fumo continuo delle sigarette. Tuttavia, quando seppi che era soltanto un «intervento alla spalla», sperai. Invece, come temevo, da Zurigo ebbi la conferma che i suoi polmoni erano stati aggrediti e capii che era vicino alla fine”.

Il tweet più bello, quello di un utente comune

Anche la gente comune. Anche le persone che su Twitter non hanno un account verificato – quello col bollino blu, per intenderci – hanno voluto rendere omaggio a Marchionne. Ecco, per esempio, questo tweet:

E forse è proprio questo il tweet più toccante. Magari, ce ne sono altri come questo in giro tra i social. Ma quello che vi abbiamo proposto qui ci ha spiazzati perché è veramente pieno di ‘significato’ e, soprattutto, sentiamo che viene esattamente ‘dal popolo’.

 

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