Morto Giancarlo Galdiolo, in tanti lo ricorderanno con quel simpatico soprannome

Giancarlo Galdiolo è morto questa mattina, a Firenze. Era conosciuto ed amato da tutti, soprattutto dai tifosi che gli sono sempre stati vicino. La sua epoca era quella degli anni ’70. Sarà sempre ricordato come quello ‘stopper’ dal fisico possente. Purtroppo, è scomparso all’età di 70 anni (ancora da compiere) dopo un calvario dovuto ad una lunga malattia. I tifosi lo chiamavano – affettuosamente – “Badile” e “Pappa”. Lo stesso facevano anche i compagni di squadra. Giancarlo Galdiolo è morto alla residenza il Parco di Castrocaro Terme (Forlì) dove era ricoverato da tempo.

Tutti lo ricorderanno come lo stopper ‘possente’

Sì, aveva un fisico duro e possente, Giancarlo. Un fisico che purtroppo non è riuscito a resistere alla malattia che alla fine l’ha avuta vinta. Nel 2010 gli fu diagnosticata una demenza frontale temporale. La malattia ha avuto la meglio su di lui, sì, ma la sua famiglia ha chiesto aiuto al mondo dello sport per sostenere la ricerca su questa malattia. La sua scomparsa allunga la serie di giocatori viola degli anni 70 morti prematuramente.

Chi è stato Giancarlo Galdiolo?

Questa mattina, su Facebook, è apparso il post di suo figlio che dava l’annuncio della scomparsa: “Dopo una lunga malattia durata più di 8 anni ci lascia un altro grande campione! Fai buon viaggio papà”. E’ nato a Villafranca Padovana il 4 novembre del 1948. Molto legato alla Fiorentina: in maglia viola ha infatti collezionato 229 presenze e 3 reti in serie A, con la Sampdoria invece oltre 39 presenze e 3 reti in B. Molto forte. Il suo fisico era una garanzia per il portiere che si sentiva protetto da una vera e propria muraglia. La sua epoca era quella del secondo scudetto (’68/’69) e che ha visto la nascita di veri e propri campioni in maglia viola, come Giancarlo Antognoni. I suoi rivali erano i vari Boninsegna, Riva, Chinaglia, Bettega e tanti altri. La sua carriera terminò nel Forlì e poi si diede alla professione di allenatore. Fu panchina a Rimini e nella ‘sua’ Castrocaro. All’età di 70 anni, lascia la moglie e i tre figli Alessandro, Alberto e Eleonora.

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