Oggi in TV: Vieni da Me, Roberta Bruzzone: “Uno squilibrato molestò i miei genitori”

Vieni da Me, Roberta Bruzzone: “Uno squilibrato molestò i miei genitori”

Caterina Balivo ospita la criminologa e opinionista televisiva Roberta Bruzzone e con lei fa il classico gioco della cassettiera.
Roberta Bruzzone è l’ospite nella puntata di oggi di Vieni da Me. Il programma di Caterina Balivo di Rai Uno, come sempre, tiene compagnia ai telespettatori nel primo pomeriggio. Nella cassettiera, il gioco cardine del programma, sono venuti fuori aspetti molti interessanti della vita della criminologa più famosa della tv.

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Roberta Bruzzone, la protezione verso la famiglia e il rapporto con i fratelli

Una cassettiera un po’ sopra le righe quella della puntata di oggi. Roberta Bruzzone ha infatti raccontato sé stessa con grande ironia. Il primo argomento che la criminologa tocca però è molto serio e riguarda i suoi genitori: “Uno squilibrato pericoloso ha molestato i miei genitori addirittura chiamandoli, dunque per proteggerli cerco di non parlare mai di loro”, queste le parole della Bruzzone. Subito dopo l’opinionista tv parla dei suoi due fratelli e del rapporto non idilliaco che c’era tra di loro nei primi anni di vita: “Non ho preso subito bene la presenza dei miei due fratellini, all’inizio ho addirittura tentato di farli annegare nella vasca da bagno”. Detto ciò si è passati a raccontare la passione per le moto e di come è nata: “Mio padre mi regalò una biciclettina a tre anni, tolse le rotelle e dal principio ho imparato ad andare in bici. Da lì nasce la passione per le moto, infatti la prima moto la ebbi a dodici anni. Convinsi mia nonna che potevo avere la moto a quell’età, anche se non era vero”.

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Roberta Buzzone scherza: “Se Bruno Vespa mi chiedesse di seppellire un cadavere gli darei una mano”

Dopo aver parlato della sua famiglia, dalla cassettiera escono fuori discorsi che portano alla professione della Buzzone: “Durante la scuola superiore ho scoperto la passione delle scienze forense, ma a 25 anni capii con il processo di Renato Bilancia che la criminologia è il mio mondo”. Poi gli esordi televisivi al programma di Rai Uno Porta a Porta: “Bruno Vespa è una persona che voglio molto bene, se mi chiedesse di seppellire un cadavere gli darei una mano (scherza ndr). Arrivare in quel programma ha fatto soffrire un po’ di ‘rosiconi’. Per me Porta a Porta segna una svolta professionale e umana, devo tantissimo a Bruno Vespa”.

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