Fibrillazione atriale | Cos’è | Tipologie | Sintomi | Diagnosi | Cause

Fibrillazione atriale
Fibrillazione atriale | Cos’è | Sintomi | Tipologie | Diagnosi | Cause 

Fibrillazione atriale | Cos’è | Sintomi | Tipologie | Diagnosi | Cause
La fibrillazione atriale non è altro che una patologia che altera il ritmo del cuore. Solitamente, infatti, il cuore, nella condizione detta “sinusale”, prevede circa 60/80 pulsazioni al minuto. Durante, invece, questo processo se ne contano all’incirca 300/400 al minuto. Proprio per questo è utilizzata l’espressione “cuore in fibrillazione”. Ma in cosa consiste? È una malattia, che può coinvolgere sia uomini che donne, che provoca un’accelerazione del cuore, riducendo l’efficienza della pompa cardiaca. La fibrillazione, infatti, potrebbe impedire l’afflusso di sangue e di ossigeno agli organi vitali del nostro corpo. Ma scopriamo insieme come si fa a scoprire la fibrillazione e le diverse tipologie.

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Fibrillazione atriale | Cos’è | Tipologie

Com’è possibile capire se si tratta di fibrillazione atriale? Bisognerebbe partire, infatti, da un’attività elettrica del cuore. Ad ogni battito cardiaco corrisponde ad un impulso elettrico. Il quale attraversa l’atrio sinistro e poi quello destro. L’impulso fa contrarre gli atri. E, nel frattempo, il cuore pompa il sangue nei ventricoli. Gli stimoli elettrici nascono da un cosiddetto “nodo senoatriale”, presente nell’atrio destro. Nei pazienti affetti dalla fibrillazione, invece, l’impulso non nasce in tale zona. Bensì ha una diffusione totalmente disorganizzata. Tale patologia, inoltre, può essere diagnosticata in qualsiasi momento della vita. In Italia, infatti, circa 600mila persone ne soffrono. A tal proposito, però, è opportuno differenziare 3 tipi di fibrillazione. Tale suddivisione, infatti, dipende principalmente dalla durata, gravità e modalità con cui si manifesta. Eccoli di seguiti:

  1. Fibrillazione atriale parassostica (durata inferiore ai 7 giorni): questa tipologia ha un carattere transitorio. E, soprattutto, può essere risolto nell’arco di una settimana. Il battito raggiunge circa 140 battiti al minuto, a differenza invece dei 60/80 battiti canonici. Se in fase iniziale, la fibrillazione non ha alcun tipo di terapia specifica; se, invece, persiste è opportuno consultare un aritmologo;
  2. Fibrillazione atriale persistente (durata superiore ai 7 giorni): a differenza di quella elencata prima, questa è un tipo di aritmia che urge di una terapia indicata e mirata;
  3. Fibrillazione atriale permanente (durata superiore a 1 anno): come dice stesso il termine, questo tipo di patologia ha dei tempi molto più lunghi. E, di conseguenza, necessita di trattamenti specifici.

Fibrillazione atriale | Sintomi

La fibrillazione atriale non presenta dei veri e proprio sintomi. Come dicevamo precedentemente, infatti, non è affatto una patologia che comporta grosse conseguenze fisiche. È capitato tantissime volte, infatti, che un paziente riscontrasse tale patologia solo in seguito ad una visita medica. In ogni caso, e qualora lo stato della malattia fosse avanzato (trattandosi, quindi, di fibrillazione atriale permanente), i sintomi sono i seguenti:

  • polso irregolare o anomalo
  • dolore toracico
  • palpitazione
  • debolezza
  • sudorazione
  • vertigini
  • eccessivo affaticamento dopo esercizio fisico
  • episodi di ansia o paura

Fibrillazione atriale | Diagnosi

Per diagnosticare la fibrillazione atriale sono principalmente 3 le metodologie utilizzate:

  1. Elettriocardiogramma: un’indagine utile per capire l’attività del cuore. Nel paziente affetto dalla fibrillazione atriale non sono presenti onde P. Bensì onde F, ovvero piccole ondulazione che testimonierebbero l’alterazione del cuore. Inoltre, l’elettrocardiogramma metterebbe in risalto anche l’intervallo di tempo tra un battito e l’altro;
  2. Ecocardiografia: tramite i suoi ultrasuoni è possibile vedere il corretto funzionamento degli atri, ventricoli e valvole;
  3. Monitoraggio Holter: un dispositivo fornito di piccole ventose applicate sul petto del paziente attraverso cui si registra l’attività cardiaca nelle 24 ore e periodi anche più lunghi.

Fibrillazione atriale | Cause

In linea di massima la fibrillazione atriale è dovuta principalmente all’invecchiamento del cuore. Proprio per questo motivo, quindi, ne sono soggetti principalmente gli anziani. Ma non solo. Tale patologia può manifestarsi, infatti, in soggetti con disfunzione tiroidee, con problemi diabetici. Ed, infine, chi è malato di tumore ai polmoni; ha sofferto di polmonite ed embolie polmonari. Ovviamente, però, esistono anche dei fattori a rischio. Eccoli di seguito sintetizzati:

  • Alcol
  • Fumo
  • Droghe
  • Abuso di farmaci

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