Sigarette elettroniche, allerta di grado 2 in Italia: cosa è appena successo

Sigarette elettroniche, scatta l’allerta in Italia: cosa è appena successo e perché c’è tutta questa agitazione nelle ultime ore. 

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Sigarette elettroniche, scatta l’allerta in Italia

In Italia si è scatenata una vera e propria polemica sulle sigarette elettroniche. Anzi, a dire il vero, nelle ultime ore è spuntata fuori un dato abbastanza preoccupante: l’allerta diramata dal Sistema nazionale di allerta precoce (Snap) sulle nuove sostanze psicoattive. Un’allerta di secondo grado (su una scala di tre, in questo caso, siamo ad un livello medio) scattata in seguite a numerose segnalazioni ricevute dall’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze di Lisbona.

Sigarette elettroniche: scatta l’allerta in Italia

I dati parlano chiaro: ad oggi, ben 48 Stati americani hanno segnalato ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) più di mille casi di malattia polmonare e diciotto decessi. Tutti i pazienti hanno riferito di fare uso di sigarette elettroniche. Quello che preoccupa, secondo l’Iss, è proprio il fatto che all’interno delle sigarette elettroniche possa essere inserita qualsiasi sostanza. Sostanza che non riescono ancora ad essere controllate dovutamente dalle norme giuridiche. L’Iss, sottolinea inoltre: “E’ necessario un atteggiamento di massima prudenza. Sono ancora troppe le informazioni che non si conoscono sugli effetti sulla salute, specialmente a lungo termine, di questi prodotti ed è importante che operatori sanitari e cittadini siano informati su ‘ciò che non sappiamo’”.

Ma non è tutto. L’Iss, infatti, insiste anche sul fatto che molti ‘svapatori’ utilizzino le proprie sigarette elettroniche in luoghi in cui non sono ammessi i fumatori e che, pertanto, vada rafforzata la legge Sirchia. Per ora, c’è ancora poca chiarezza su tutto quello che riguarda il mondo delle sigarette elettroniche. L’Iss non vuole altro che tutto sia trasparente e che le norme, come di consueto, regolino in ogni minima sfaccettatura l’utilizzo di questi apparecchi. In Italia, il fenomeno è dilagato vistosamente. I dati parlano chiaro: nel nostro paese, sono circa 900mila gli utilizzatori di e-cig con più di 15 anni di età.

 

 

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