Coronavirus, riapertura 4 maggio. Gallera: “Impensabile no spostamenti tra regioni”

Spostamenti tra regioni dopo il 4 maggio: come si muoverà l’Italia? Le parole dell’assessore Gallera: “Impensabile dire no alla mobilità tra diverse regioni per mesi”.

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Ci si interroga costantemente su come sarà il nostro modo di vivere dopo il Coronavirus. Questa pandemia che sta colpendo duramente il mondo intero ha infatti già cambiato tutte le nostre abitudini. Siamo bloccati a casa, manteniamo le distanze sociali e non sappiamo quando e come potremo tornare alla nostra vita precedente. Ora che la cosiddetta Fase 2 di convivenza con il Covid-19 e di lento ritorno alla normalità è alle porte, ci si chiede come agiremo e come ci dovremo comportare. Se infatti da una parte vogliamo sicuramente cercare di preservare la nostra salute e delle persone che ci stanno intorno. Allo stesso tempo diventa impensabile non tornare a lavorare e, in alcuni casi, anche viaggiare per lavoro.

I dubbi sulla mobilità in Italia dopo il 4 maggio

Il Coronavirus ha attecchito in modo diverso da regione a regione e quando comincerà la famigerata fase 2, la mobilità sarà sicuramente rischiosa e pare che resteranno attive alcune aree rosse. Per questo si parla di mobilità all’interno della stessa regione, ma non altrove. Quindi anche per le seconde case il discorso è che i cittadini potranno raggiungerle solo se si trovano nella stessa regione di residenza. Una condizione quella della mobilità che spaventa anche gli stessi cittadini e l’idea del Presidente Conte resta quella di utilizzare e stabilire delle regole che siano uguali per tutti a livello nazionale visto che dal 4 maggio non ci sarà un liberi tutti, ma che ci sarà un lenta ripartenza molto graduale.

Gallera: “Impensabile dire no agli spostamenti tra regioni”

Proprio sull’argomento “spostamenti tra regioni”, Giulio Gallera, assessore regionale della Lombardia al Welfare, ospite a Mattino Cinque nella giornata di oggi, 23 aprile, ha così dichiarato che è impensabile che non ci si possa spostare dalla regione di origine per mesi. La mobilità da una regione all’altra sarà fondamentale anche se, chiaramente, nelle prime settimane di ingresso nella Fase 2, ci saranno delle limitazioni. Una riapertura graduale insomma che ci permetterà di assestarci e soprattutto darà la possibilità ai governanti di capire come le misure messe in atto per il contenimento del contagio stanno reagendo. Gallera aggiunge infatti che la riaperturà sarà graduale nelle prime settimane: si partirà con alcune attività commerciali, poi alcune aree della produzione aziendale e quando si sarà risolto il problema del trasporto pubblico “interno” si potrà pensare ad una mobilità completa tra le regioni.

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Bisognerà quindi aspettare per una mobilità completa almeno tra un paio di settimane, sicuramente non subito dopo il 4 maggio.

 

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