Morte Ezio Bosso, funerali in forma privata: “Massimo rispetto per la privacy”

I funerali per la morte di Ezio Bosso si terranno in forma privata, questa è la decisione della famiglia: “Massimo rispetto per la sua privacy”

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Morte Ezio Bosso, i funerali saranno in forma privata (Fonte: Instagram)

Ezio Bosso si è spento all’età di 48 anni nella sua casa a Bologna. Era tra i più celebri pianisti e compositori della musica italiana. Egli si è avvicinato alla musica all’età di quattro anni, grazie al fratello musicista. A 16 anni ha esordito come solista in Francia e ha incominciato a girare le orchestre europee. La svolta per la sua carriera avviene in seguito all’incontro con Ludwig Streicher, che lo indirizza a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna. Nel 2011 la sua vita si complica. Il pianista subisce un intervento per l’asportazione di una neoplasia ed è anche colpito da una sindrome autoimmune. Il peggioramento di una malattia neurodegenerativa, verificatasi in quello stesso anno ed all’inizio erroneamente indicata dai media come SLA, lo costringe nel settembre 2019 alla cessazione dell’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani. A causa del degenerare delle patologie che lo affliggevano da anni, Bosso è morto nella sua casa a Bologna nelle ultime ore.

Morte Ezio Bosso: i funerali in forma privata

Nelle ultime ore è stata pubblicata una nota che annuncia la morte del pianista e compositore italiano, chiede riservatezza in questo momento così delicato e chiarisce come si svolgeranno i funerali dell’uomo. La nota recita così: “Sia i familiari che la sua famiglia professionale, chiedono a tutti il massimo rispetto per la sua privacy in questo momento sommamente personale e intimo: l’unico modo per ricordarlo è, come sempre è stato e come sempre ha ribadito il Maestro, amare e proteggere il grande repertorio classico a cui ha dedicato tutta la sua esistenza e le cui sorti in questo momento così difficile sono state in cima ai suoi pensieri fino all’ultimo. Le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata”. Le esequie del musicista, dunque, si terranno in forma privata sia per volere della famiglia, sia per rispettare la privacy dell’uomo, che per le norme vigenti dovuti alla pandemia, le quali limitano il pubblico presente alle esequie.

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Nella nota si invita a ricordare il Maestro come egli stesso voleva, ovvero amando e proteggendo il grande repertorio classico a cui ha dedicato tutta la sua esistenza. Il grande Maestro a cui si ispirava Bosso era Beethoven, sul quale aveva dichiarato: “Il sogno è che un’orchestra mi dica: facciamo tutto Beethoven. Così finalmente dirigo il mio papà musicale. Se mi chiede cosa mi piacerebbe dirigere, torno all’infanzia: Beethoven, Má vlast di Smetana e Les préludes di Liszt. A 5 anni, ascoltandoli di nascosto, sognai di dirigere”.

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