Incidente Zanardi, parla un testimone che era a pochi metri dal pilota: il racconto da brividi

Incidente Alex Zanardi, parla un testimone: il racconto da brividi di Marcello Bortolazzi, ciclista che viaggiava a pochi metri dal pilota bolognese.

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Incidente Zanardi, parla un testimone: il racconto da brividi ( Fonte Instagram)

Un incidente terribile, quello in cui, nel pomeriggio di venerdì 19 giugno, è stato coinvolto Alex Zanardi, durante una tappa della staffetta Obiettivo Tricolore. E proprio a pochi metri da lui, quel pomeriggio, viaggiava Marcello Bortolazzi, ciclista di 66 anni. In un’intervista a La Repubblica, il testimone racconta quanto ricorda di quegli attimi drammatici. L’uomo conferma di aver notato qualcosa di strano nella handbike del pilota bolognese e spiega cosa ha visto in quegli attimi drammatici. In seguito, le sue parole nel dettaglio.

Incidente Alex Zanardi, parla un testimone: il racconto da brividi di Marcello Bortolazzi

Marcello Bartolazzi è uno dei ciclisti che lo scorso venerdì ha partecipato alla tappa senese della stafetta Obiettivo Tricolore. Il 66 enne si trovava proprio a pochi metri da Alez Zanardi quando quest’ultimo ha perso il controllo del suo mezzo. Secondo quanto raccontato da Marcello a La Repubblica, i ciclisti erano a una velocità di 40 kk all’ora, “una velocità normalissima su una strada in leggera discesa”. Ecco il racconto di quegli attimi terribili: “Prima di quella dannata curva, Alex era vicino alla linea di mezzeria della strada. Vedendo il camion arrivare forse si è impaurito. L’ho visto sterzare a destra per cercare di allontanarsi dalla mezzeria e riportarsi al centro della nostra corsia”. Bortolazzi conferma di aver notato qualcosa che non andava nella handbike di Zanardi, che, nel momento in cui la ruota sinistra si è sollevata da terra, ha dato una controsterzata a sinistra per evitare di ribaltarsi: “È una mossa da pilota, quale lui è. Da lì in avanti, però, non è riuscito a controllare più il mezzo ed è caduto, urtando sulla fiancata del tir“. L’uomo ricorda una nuvola di frammenti: “In aria volavano pezzi di non so che cosa, forse era il casco di Alex, forse parti della sua handbike…”

Questo il racconto del ciclista, che cerca di spiegarsi come sia potuto capitare a un fuoriclasse come Alex, famoso proprio per la capacità di controllare le traiettorie in curva. “Se non è stato lo spavento, allora la handbike ha avuto un cedimento strutturale. Non vedo altre cause plausibili”, conclude.

Le attuali condizioni di salute

Le condizioni di Alex Zanardi, al momento, restano stabili e ancora molto gravi. Il pilota si trova nel reparto di terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Nell’ultimo bollettino diramato si parla di “parametri cardio-respiratori e matabolici stabili ma il quadro neurologico resta molto grave”. Il pilota resterà in coma farmacologico per almeno un’altra settimana, in seguito alla quale l’equipe dei medici che lo sta seguendo dovrà valutare il momento migliore per il risveglio.

 

 

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