Coronavirus, Natale senza coprifuoco: il piano di Conte

Il premier Giuseppe Conte sta studiando un piano per trascorrere un Natale senza coprifuoco: ecco cosa prevede il piano contro il Coronavirus

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Coronavirus, il piano di Conte: Natale senza coprifuoco (Fonte: Instagram)

La seconda ondata di Coronavirus ha invaso il nostro paese. Il virus, dopo una ‘tregua’ estiva, è tornato alla carica in autunno. La seconda ondata sembrerebbe addirittura più aggressiva della prima. In Italia ogni giorno si registrano più di trentamila nuovi casi. I focolai sono sparsi per tutto il paese. Il premier Giuseppe Conte ha diviso l’Italia in zone, dalla gialla alla rosa, in base alla gravità epidemiologica. Se inizialmente solo alcune regioni figuravano nella zona rossa, nelle ultime ore se ne stanno aggiungendo altre, come la Campania e la Toscana. L’obiettivo del governo è quello di evitare un lockdown nazionale. Una nuova chiusura generale causerebbe la crisi dell’economia. Il presidente del Consiglio, però, ha anche un altro obiettivo: trascorrere il Natale senza il coprifuoco.

Coronavirus, Natale senza coprifuoco: Conte studia il piano

Tutti gli sforzi del governo si stanno concentrando sull’obiettivo di trascorrere il Natale con qualche concessione in più. L’obiettivo del premier Conte è di non avere alcun coprifuoco e di permettere agli italiani di trascorrerlo in famiglia. Tutto dipenderà dal famoso indice di contagio Rt, uno degli indicatori della situazione epidemiologica in corso. Secondo indiscrezioni riportate dal Messaggero, uno degli obiettivi del governo sarebbe quello di riportare l’indice di contagi nazionali Rt di nuovo sotto la soglia massima di 1, che indica una diffusione del contagio sotto controllo, ma anche un valore dei nuovi contagiati su tamponi effettuati (Rpt) pari al 10%. Solo in quel caso il governo potrà allentare le misure di contenimento attuate nelle ultime settimane con i dpcm.

Maggiori certezze arriveranno all’inizio di dicembre, quando i dati potranno dire effettivamente quanto abbiano pesato i blocchi e le zone rosse sull’indice di contagio. Solo allora si potrà prendere una decisione definitiva sul Natale. Salvare le festività natalizie sarebbe un enorme sforzo fatto anche a sostegno di commercianti e ristoratori, le categorie più pesantemente colpiti dai blocchi. Le misure, però, potranno essere allentate solo quando i numeri lo permetteranno, ma questo non deve portare ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti. Il pericolo Coronavirus, infatti, sarà sempre incombente fino all’arrivo del vaccino. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiesto il contributo di tutti: “So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi e limitare il contagio. Ce la faremo”.

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