Coronavirus, approvato il nuovo Dpcm: cosa cambia in Italia dal 16 gennaio

Approvato dal governo il nuovo Dpcm per fronteggiare la diffusione del Coronavirus: cosa cambia in Italia dal 16 gennaio

dpcm 16 gennaio coronavirus
Coronavirus, approvato il nuovo Dpcm: cosa cambia in Italia dal 16 gennaio (Fonte: Instagram)

Il Coronavirus continua ad essere una minaccia per il nostro paese. Dopo la ‘tregua estiva’, che aveva riportato un po’ di serenità dopo la prima ondata, il virus è tornato ad essere aggressivo in autunno. La seconda ondata ha colpito il paese, facendo riaprire le terapie intensive e aumentando nuovamente il carico sulle strutture sanitarie. L’Italia ha respirato un po’ di leggerezza durante le festività natalizie, ma adesso il paese teme una terza ondata. Il virus, infatti, circola ancora nel paese e potrebbe diventare di giorno in giorno più aggressivo e contagioso. Proprio per questo motivo, il governo ha deciso di approvare un nuovo Dpcm. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà dal 16 gennaio in Italia.

Coronavirus, approvato il nuovo Dpcm: cosa cambia dal 16 gennaio

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo provvedimento in vigore da domani, sabato 16 gennaio 2021, fino al 5 marzo 2021. Dopo l’approvazione in sede di Cdm del decreto in vigore, arrivano anche altri provvedimenti per la gestione della pandemia da Coronavirus. Le norme sono state discusse ieri con le Regioni. Le principali novità del nuovo Dpcm in vigore da domani sono: il divieto di asporto dopo le 18 e la riapertura dei musei in zona gialla. La curva dei contagi sta peggiorando in tutta Europa e il governo intende giocare d’anticipo prima di essere travolto dalla terza ondata. Proprio per questo si è deciso di vietare l’asporto dopo le ore 18 per diminuire ulteriormente la circolazione dei cittadini. Prima di questo, infatti, bar e ristornanti potevano lavorare con il servizio di asporto fino allo scattare del coprifuoco e con le consegne a domicilio senza limiti. La nuova norma, però, si applicherà solamente ai bar. Sarà quindi possibile continuare a ordinare la cena da asporto e recarsi al ristorante prima delle 22.

L’altra importante novità riguarda la riapertura dei musei in zona gialla, concessa solamente nei giorni feriali. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha sottolineato: “Naturalmente tutto dovrà avvenire in modalità di sicurezza, come quest’estate, con gli obblighi di indossare le mascherine, mantenere il distanziamento, il contingentamento e con prenotazioni e bigliettazione elettronica per evitare le file. È un primo passo, un piccolo passo verso la ripartenza”. Restano chiusi cinema e teatri.

Impostazioni privacy