Lino Banfi rivela un retroscena della sua infanzia che non conosce quasi nessuno: “Mi cacciarono”. Il racconto lascia a bocca aperta.
Comico di successo, tra i protagonisti della commedia sexy all’italiana degli anni ’80, Lino Banfi è un attore affermato con una carriera eclettica e versatile. Nella sua lunga gavetta ha interpretato vari ruoli, anche se il suo lato comico ha avuto la meglio. Recentemente ha accettato di partecipare a Ballando con le stelle, ha preso parte al talent di Milly Carlucci con entusiasmo, ma dopo poche puntate ha deciso di lasciare il programma, certo che il suo percorso si fosse esaurito.
Lino Banfi è per molti Nonno Libero, personaggio che ha interpretato nella fiction Un medico in famiglia. Serie di successo che oggi potrebbe avere un ulteriore seguito. Banfi avrebbe dato la sua disponibilità nel tornare nei panni del nonno più amato d’Italia. Lo scorso Febbraio Lino ha perso la sua adorata moglie Lucia, una donna che lo ha sempre sostenuto e l’ha aiutato a realizzare i suoi sogni d’attore. Banfi non si vergogna a dire che in più occasioni la moglie ha mantenuto la famiglia mentre lui intraprendeva la strada del cinema: ci sono stati momenti difficili che hanno superato insieme.
Lino Banfi racconta un retroscena inedito: “Mi cacciarono per…”
Intervistato d’Aldo Cazzullo per Il Messaggero, Lino Banfi ha parlato dell’affermazione come attore, ma anche della sua vita privata. Il comico è certo che Lucia lo stia aspettando nell’al di là e non vede l’ora di vederla di nuovo. L’attore ha poi rivelato alcuni dettagli del suo rapporto con Papa Francesco, lo ha incontrato più volte e spesso si sentono al telefono. Il pontefice gli ha anche scritto una lettera quando è morta la moglie, parole d’affetto e sostegno che Banfi ha apprezzato molto. Infine, ha parlato della sua infanzia: Lino ha ricordato il padre, che faceva l’ortolano e poi ha speso parole d’affetto per la madre: “Mamma me la sono goduta più a lungo. Quando si ammalò, cercai per lei il miglior chirurgo.”
L’interprete di Nonno Libero è entusiasta d’essere molto vicino a Papa Francesco, si è anche offerto di fare da giullare del Vaticano: ha invitato il Pontefice a chiamarlo tutte le volte che è triste e lui lo farà ridere. Il rapporti di Lino Banfi con la chiesa sono iniziati quando era molto giovane. L’attore pugliese ha infatti rivelato d’essere entrato in seminario giovanissimo, ma che fu cacciato a causa del suo comportamento indisciplinato:
“Mi cacciarono per indisciplina. Organizzavamo scherzi feroci, spiavamo le suore… Mi mettevano in ginocchio sui ceci, invano. Nelle recite sacre mi facevano fare Giuda, ma riuscivo comunque a far ridere.” Fu proprio il vescovo monsignor Di Donna, un noto missionario dell’epoca, che gli rivelò che la sua vocazione non era il sacerdozio, ma far ridere la gente.