Omicidio di Vasto: «Lei era incinta, lo avrebbero annunciato il giorno dopo»

L’omicidio di Vasto ha sconvolto l’Italia perché nel giro di pochi mesi sono state distrutte tre famiglie: quella di Roberta Smargiassi, morta il primo luglio in un incidente in motorino, quella di Italo D’Elisa, il 21enne che passò col rosso investendo Roberta e che la scorsa settimana è stato ucciso a sangue freddo dal marito di lei, Fabio di Lello, e quella dello stesso Fabio, ora in carcere con l’accusa di omicidio.

Mentre il padre di Italo racconta ai media che Fabio ha ucciso un ragazzo già morto, dato che il 21enne non riusciva a darsi pace dal giorno dell’incidente, Lina, la madre di Fabio si chiede disperata se il terribile gesto del figlio si sarebbe potuto evitare.

«Due giorni prima del delitto sono andata dallo specialista, uno dei tre da cui Fabio era in cura. Gli ho detto: mio figlio sta male, sta davvero molto male, ricoveratelo» ha rivelato la signora Lina, alla quale fu risposto che un ricovero sarebbe stato possibile solo dietro esplicita richiesta dello stesso Fabio.

«L’incidente ha cambiato la vita di tutti. Fabio non è riuscito ad accettare la morte di Roberta – ha raccontato la donna al Corriere della Sera – Andava al cimitero anche di notte, saltava il muro e stava lì con lei. Sempre, notte e giorno. Poi ha smesso con le notti ed entrava alle 7 del mattino, quando aprivano i cancelli, tornava a mangiare un boccone, poi di nuovo lì fino alle 6 di sera, l’orario di chiusura. Un’ossessione: suo fratello lo invitava a Roma e lui rifiutava: “E poi chi ci sta con Roberta?”. Gli dicevo Fabio tu non puoi vivere così, ma lui si arrabbiava».
«Io so che a sei mesi dal lutto o ti riprendi o finisci nel tunnel e Fabio è finito nel tunnel. Non ce l’ha fatta anche perché non accettava certe cose che leggeva sull’incidente prima di Natale, tipo che Roberta non aveva il casco allacciato eccetera. Da quei giorni è andato sempre più giù».

La signora Lina aggiunge un particolare agghiacciante alla vicenda: «Oggi possiamo confermarlo, non avevamo mai voluto parlarne prima: Roberta era incinta. Volevano annunciarlo il 2 luglio, il giorno dopo l’incidente. Avevano organizzato una festa in famiglia proprio per questo… Grandi progetti, grandi sogni, pensavano di aprire un negozio con un minimo di ristorazione a base di pane. Erano felici…».

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