Gabriel Garko choc: “Avevo 17 anni, provai schifo”, racconto da brividi

Gabriel Garko choc: “Avevo 17 anni, provai schifo”, racconto da brividi dell’attore di cui è appena stata pubblicata l’autobiografia.

Ha appena pubblicato la sua autobiografia, Gabriel Garko, con tanti retroscena raccolti in un libro che sarà sicuramente molto atteso dalle fan. Dopo l’ospitata nel salotto di Barbara D’Urso, dove ci è scappato anche un bacio con la bella conduttrice, Gabriel Garko ha voluto raccontare anche altri retroscena in un’intervista concessa a Chi. L’attore, molto amato dal pubblico italiano, ha raccontato di un episodio abbastanza scioccante risalente a quando ancora non era maggiorenne. Insomma, qualcosa che lascerà tutti di stucco sicuramente.

Gabriel Garko, il racconto choc: “Cercò di violentarmi”

Si chiama ‘Andata e ritorno’ la sua autobiografia appena uscita nei migliori store di libri. Tuttavia, Gabriel Garko ha raccontato alcuni retroscena della sua vita privata anche al settimanale di Alfonso Signorini, ‘Chi’. Gabriel ha parlato di un ricordo indelebile, fisso nella sua mente, di quando cercarono di violentarlo all’età di 17 anni. Ecco il suo racconto da brividi: “Da quella sera iniziai a fumare. Provai schifo, ma non ne parlai con nessuno, tanto meno con i miei. “Perché lo dico solo ora? Perché con questo libro mi sono aperto più di quanto mi sarei aspettato e quell’episodio, che in verità credevo di aver rimosso, è tornato prepotente a farmi visita. In passato non l’avrei mai dichiarato perché avrebbe significato voler far parlare a tutti i costi di me e io, mi creda, non ho mai cavalcato le notizie per farmi pubblicità”, queste le sue parole.

“Forse volevano farmi fuori”

Gabriel Garko ha raccontato anche di quando ci fu il sabotaggio della sua auto. “Volevano farmi fuori probabilmente, ma lo racconto solo ora”. Poi, continua: “Nonostante le denunce fatte, non ho mai scoperto chi fosse il mandante. Non sono nuovo a episodi di questo genere. Una volta,  fuori dal cancello di casa, mi scrissero “Garko drogato”. 

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