Giuseppe Conte in conferenza: “Ripartiranno alcune attività”, la lista

Giuseppe Conte parla in conferenza stampa alle 19.30 di oggi, venerdì 10 aprile 2020, per fare il punto della situazione sul Mes e sulle ipotetiche proroghe delle misure restrittive

Giuseppe Conte conferenza stampa
Conte parla dell’emergenza Coronavirus in conferenza stampa

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, terrà una conferenza stampa oggi 10 aprile 2020 alle 19.30. Si tratta di un appuntamento volto a fare il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus in Italia. Come si affronteranno i prossimi giorni? Ci saranno proroghe delle misure restrittive? Al momento, si parla di un possibile prolungamento fino al 3 maggio. Ma come si regolerà il Governo con tutte le categorie di lavoratori e con le fabbriche che per ora sono rimaste ferme? Stando ai dati forniti ieri dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli i malati affetti da Coronavirus nel nostro Paese sono al momento 96.877, di cui 28.399 ricoverati con sintomi e 64.873 quelli in isolamento domiciliare. Sono 28.470 invece le persone guarite.

Il Premier Giuseppe Conte in conferenza stampa alle 19.30

Giuseppe Conte ha già detto che nel corso della conferenza organizzata per oggi spiegherà agli italiani la sua posizione sul MES e quella del Governo: “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del Governo sul MES non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiorno su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”. 

A tal proposito, sono arrivate anche le parole del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a Uno Mattina: “È stato un ottimo primo tempo, naturalmente adesso dobbiamo vincere la partita al Consiglio europeo. Sul Mes è stata eliminata ogni condizionalità, si è introdotto uno strumento facoltativo, una linea di liquidità fino al 2% del Pil, si potrà accedere senza condizione”. Gualtieri ha spiegato, inoltre, che ci sono delle condizioni necessarie e, anzi, fondamentali per l’Italia al fine di aderire alla proposta dell’Unione Europea. Senza di esse non si potrà siglare alcun accordo. La conferenza stampa di Conte è fissata per questo pomeriggio, aspetteremo con voi quelle che saranno le sue direttive.

Le parole di Giuseppe Conte

PROROGA MISURE RESTRITTIVE – “Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio. E’ una decisione che ho preso dopo diversi incontri. Il comitato tecnico scientifico ci ha dato una conferma: i risultati della curva epidemiologica sono incoraggianti. Le misure adottate dal Governo stanno dando dei frutti, stanno funzionando”.

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LE ATTIVITA’ CHE RIAPRIRANNO – “La proroga vale anche per le attività produttive. Teniamo conto della tenuta del nostro tessuto produttivo. La nostra determinazione è quella di allentare il prima possibile le misure per le nostre attività produttive per far ripartire il motore a pieno regime. Non siamo però ancora nella condizione. Quello che vi posso promettere è che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, provvederemo di conseguenza. C’è qualche piccola variazione: dal 14 aprile apriamo cartolibrerie, librerie e negozi per neonati. Riapriamo anche qualche altra attività produttiva, come la silvicoltura”.

“Il lavoro per la Fase 2 è già partito. Non possiamo aspettare che il Coronavirus scompaia del tutto dal nostro territorio. Dovendo convivere con il Virus, stiamo lavorando ad un programma che prevede due pilastri: un pool di esperti, ho firmato il Decreto, che conterrà varie professionalità che dialogheranno con il comitato tecnico scientifico. E poi c’è il protocollo per la sicurezza sui luoghi di lavoro. I nostri esperti lo stanno integrando e rafforzando. La raccomandazione a tutti i responsabili delle aziende è iniziare ad approfittare di questo stop per sanificare i luoghi di lavori, attrezzandosi già ora”.

“Ho firmato il decreto per il comitato di esperti che affiancherà il comitato tecnico scientifico nella fase 2. Presiederà Vittorio Colao

“Lotteremo per avere gli Eurobond e spiegherò ancora una volta al prossimo Consiglio Europeo che il Mes non è uno strumento consono in questo momento. Oggi dobbiamo inventarci nuovi strumenti. Non firmerò fino a quando non avrò un ventaglio di strumenti adeguato alla sfida che stiamo vivendo”. 

 

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