Coronavirus, l’allarme degli infettivologi: “Il virus non si è attenuato”

Gli infettivologi italiani lanciano l’allarme sul Coronavirus: “Il virus non si è attenuato, evitare false sicurezze”, ecco le parole

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Coronavirus, l’allarme degli infettivologi italiani (Fonte: Google)

Il Coronavirus arresta lentamente la sua corsa, ma è ancora presente nel nostro paese. L’Italia è entrata ufficialmente nella fase 2 e già da mercoledì potremmo capire se le norme varate dal governo hanno saputo contenere il diffondersi del contagio. In queste ultime ore sono arrivate solo buone notizie: ieri per la prima volta da marzo il numero dei nuovi contagi è sceso sotto le mille unità, mentre oggi meno di mille persone si trovano in terapia intensiva. Il virus sta rallentando la sua corsa, ma il pericolo è sempre imminente. Negli ultimi giorni, infatti, si sono verificati alcuni assembramenti tra Milano, Napoli e Mondello. Solo i numeri diramati della Protezione Civile a partire da mercoledì diranno se i comportamenti degli italiani in questi ultimi quindici giorni sono stati scellerati. Nel frattempo, gli infettivologi italiani lanciano l’allarme: “Il virus non si è attenuato“.

Coronavirus, gli infettivologi italiani lanciano l’allarme

I numeri abbastanza soddisfacenti degli ultimi giorni potrebbero trarre in inganno gli italiani. Il virus sta rallentando la sua corsa, ma questo è segno della quarantena ‘forzata’ durata più di quaranta giorni. Gli infettivologi italiani, infatti, sono concordi nell’affermare: “Il virus non si è attenuato, evitare false sicurezze“. Il paese, infatti, deve tenere sempre alta l’allerta, perchè il virus è sempre presente nel paese, continua a contagiare e soprattutto a mietere vittime. Gli esperti della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) dichiarano: “Non ci sono prove che il virus si sia ‘rabbonito‘. La riduzione della pressione per nuovi ricoveri di casi gravi di Covid è conseguenza del decreto di distanziamento sociale. Le misure hanno permesso di interrompere l’ulteriore diffusione dell’epidemia, ma non certo l’attenuazione della virulenza”. Gli infettivologi italiani poi sottolineano: “È fondamentale non confondere gli effetti con le cause: osserviamo meno casi gravi perché si verificano meno nuove infezioni. Questo è evidentemente il frutto dell’azione di contrasto alla diffusione dell’infezione da coronavirus”. In questa fase 2, dunque, bisognerà essere prudenti, perchè la linea di contagio potrebbe crescere nuovamente in seguito a comportamenti scellerati. Come dichiarato dal ministro Luigi Di Maio in diretta a Live – Non è la D’Urso, le misure del governo e il comportamento degli italiani saranno due fattori importanti affinché non si rischi di chiudere di nuovo il paese ad agosto.

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Coronavirus, l’allarme: “Il virus non si è attenuato” (Fonte: Google)

Nel frattempo, uno studio canadese è sicuro: “Il caldo non ha nessuna influenza sul Coronavirus“, sfatando così un altro falso mito diffusosi nei giorni scorsi.

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