Coronavirus, 11 settembre 2020: inevitabile cambio di programma per la commemorazione

L’11 Settembre è una data che ognuno di noi ricorda, impossibile da dimenticare per l’impatto emozionale e drammatico che ha avuto nelle vite di tutti: le commemorazioni negli Stati Uniti hanno dovuto adattarsi alle nuove norme causate dal Coronavirus.

11 Settembre
Le Torri Gemelle durante l’attentato dell’11 Settembre: cambio di programma per le la commemorazione a causa del Coronavirus (fonte Getty)

Gli attentati dell’11 Settembre, una serie di quattro attacchi con obbiettivo civili e militari negli Stati Uniti d’America, hanno lasciato un segno indelebile nelle vite di milioni di persone. A perdere la vita, quel giorno di ormai diciannove anni fa, non furono solo le vittime innocenti che si trovavano all’interno delle Torri Gemelle e sugli aerei dirottati dai terroristi. A morire furono centinaia di civili, uomini e donne al servizio del Paese intervenuti immediatamente per svolgere il loro lavoro e cercare di salvare quante più persone possibili. Un evento drammatico che ha sconvolto la quotidianità e annullato il senso di sicurezza che chiunque prova nella propria città, nella propria casa. Quel giorno, è diventato evidente che in qualsiasi momento la tragedia può abbattersi sulla popolazione. Complice anche la globalizzazione, che ha dato modo di apprendere le notizie in tempo reale, resteranno sempre impresse nella mente di tutti le immagini delle Torri Gemelle, simbolo della grandezza Americana, completamente avvolte dalle fiamme. Quest’anno, a causa del Coronavirus, per l’11 Settembre c’è stato un drastico cambio di programma per quanto riguarda la commemorazione. Vediamo di cosa si tratta.

11 Settembre 2020: come cambia la commemorazione

Il Coronavirus ha segnato l’inizio di un periodo difficile e tortuoso, fatto di rinunce e sacrifici in ogni parte del mondo. A causa del virus, quest’anno anche la commemorazione per gli attentati dell’11 Settembre hanno subito un grande cambiamento. Le prime avvisaglie c’erano già state quando a New York i due fasci di luce che simboleggiavano le Torri Gemelle erano stati quasi cancellati in nome della sicurezza. Ad oggi, a ricordare le tremila vittime dell’attentato, tra cui i 350 vigili del fuoco deceduti mentre prestavano servizio per il Paese, ci saranno solo due cerimonie di commemorazione. La prima presso il World Trade Center, laddove era una tradizione piena di emozione che i parenti delle vittime leggessero i nomi dei caduti e dove, invece, è atteso il Vicepresidente Mike Pence per un discorso. La seconda cerimonia si terrà nei pressi del Flight 93 National Memorial in Pennsylvania e a prendervi parte saranno Doland Trump e Joe Biden entrambi in corsa per l’elezione presidenziale. I parenti delle vittime sembrano essersi divisi in due gruppi dalle idee diverse. Alcuni ritengono giusto che le celebrazioni siano ridimensionate a causa del Coronavirus, altri temono che il virus abbia cambiato la percezione di quanto accaduto e che, pur avendo giurato il contrario, il Paese stia iniziando a dimenticare.

 

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La disperazione di un vigile del fuoco durante gli attentati dell’11 Settembre (fonte getty)

La data dell’11 Settembre resterà sempre impressa nelle menti delle persone di tutto il mondo.

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