Strage Mottarone, il piccolo Eitan unico sopravvissuto: “Il risveglio è partito”

Strage Mottarone, il piccolo Eitan unico sopravvissuto: “Il risveglio è partito”, le condizioni di salute del bimbo di cinque anni.

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Strage Mottarone, il piccolo Eitan unico sopravvissuto: “Il risveglio è partito”, le condizioni di salute del bimbo di cinque anni. (Fonte Pixabay)

Eitan Biran, di soli cinque anni, è l‘unico sopravvissuto della strage della funivia del Mottarone. Nel terribile incidente, avvenuto nella tarda mattinata di domenica 23 maggio, sono morte 14 persone, tra cui l’intera famiglia del bambino sopravvissuto. Ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino, nelle ultime ore sono arrivati segnali di speranza. Il piccolo non è ancora fuori pericolo e la prognosi resta riservata, ma trapela cauto ottimismo. Come riporta Ansa.it., la risonanza magnetica di ieri non ha evidenziato danni neurologici, sia a livello celebrale che a livello del tronco encefalico. Sono partite, quindi, le procedure per un graduale risveglio.

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Strage Mottarone, avviata le procedure per il risveglio del piccolo Eitan

“Il risveglio è partito, la risposta del bambino è positiva. Comincia a dare i primi segnali di risveglio con colpi di tosse e alcuni momenti di respiro spontaneo. Ma in termini precauzionali stiamo andando con più calma e attenzione proprio perché la situazione del bambino è critica, seppur abbiamo dei segnali positivi.” Queste le parole , riportate da Ansa, di Giovanni La Valle, direttore generale delle Città della Salute. Il piccolo Eitan, ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, ha iniziato il processo di risveglio dal coma farmacologico indotto attraverso i farmaci.

Un processo lento e graduale, soprattutto in ragione delle condizioni ancora critiche del piccolo, l’unico sopravvissuto allo schianto della cabina. Quel giorno, Eitan era arrivato al Lago Maggiore per una gita in famiglia: i suoi genitori Amit e Tal, il suo fratellino di due anni e i suoi bisnonni, tornati dall’Israele proprio per una breve vacanza, hanno perso la vita nell’incidente. Ad aspettarlo al suo risveglio, ora, ci sarà la zia Aya, sorella del papà Amit, che sin dal primo momento è corsa in ospedale.

Tragedia funivia, fermate tre persone

Nella notte, dopo un lungo interrogatorio, sono state fermate tre persone, tra cui il proprietario che gestisce l’impianto: avrebbero “ammesso” di aver manomesso volontariamente i freni . “La cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso, cioè non era stato rimosso il forchettone che tiene distante le ganasce dei freni che avrebbero dovuto bloccare il cavo in caso di rottura”, queste le parole del procuratore.

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