Muore a 39 anni, da giorni aveva febbre alta: attendeva il tampone

A 39 anni un uomo è morto in attesa del tampone. Aveva febbre alta e sabato era peggiorato improvvisamente. Inutile la corsa all’ospedale.

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Morto a 39 anni, da giorni aveva febbre alta: attendeva il tampone (Pixabay)

Una notizia che lascia sgomenti e fa riflettere: un uomo di 39 anni è morto dopo aver avuto febbre alta per giorni, in attesa di poter sottoporsi al tampone. L’uomo si chiamava Jonathan Mangone ed era un cassiere in un supermercato di Livorno. Il medico di base lo stava curando e, in caso di peggioramento, si sarebbe reso necessario l’esame del tampone. E invece, non c’è stato tempo: sabato scorso Jonathan è improvvisamente peggiorato. La corsa in ambulanza verso l’ospedale per lui, in arresto cardiaco, si è rivelata inutile: il personale sanitario ha tentato di rianimarlo in ogni modo, ma non c’è stato nulla da fare.

Jonathan Mangone muore a soli 39 anni, il tampone è stato fatto dopo il decesso

I familiari hanno dichiarato che da 4 giorni l’uomo aveva febbre alta e stava assumendo dei medicinali prescritti dal medico di famiglia: eparina, cortisone e antibiotico e solo se non fosse migliorato, gli avrebbe fatto fare il tampone oggi, lunedì 9 novembre. La situazione è però precipitata improvvisamente sabato 7 e solo dopo il decesso è stato effettuato test, risultato positivo. Secondo quanto dichiarato dalla famiglia, il giovane godeva di buona salute: sarà presentata quindi una denuncia in Procura per chiarire cosa sia successo e se il tampone avrebbe potuto salvare il 39enne.

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Muore a 39 anni, da giorni aveva la febbre: attendeva il tampone (Pixabay)
Una tragedia incomprensibile, che getta molte ombre sulla questione della prassi riguardo ai potenziali malati di Covid: tante le domande che ci si pone in questi casi, come ad esempio se sarebbe stato possibile evitare la morte di un uomo così giovane, scomparso tragicamente, forse per una procedura errata.
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