“Mi ritengo una donna inutile”: lo ammette senza mezzi termini, amara confessione

In un’intervista di Libero riportata da Fanpage, l’attrice parla del proprio rapporto con la vecchiaia e la morte e fa un’amara confessione.

Alla sua carriera di attrice è legata un’intera pagina della storia indelebile della storia del cinema italiano: l’iconico personaggio che le ha regalato il successo è decisamente unico, ma alle sue spalle c’è anche un ricco curriculum in teatro.

amara confessione
“Mi ritengo una donna inutile”: lo ammette senza giri di parole, amara confessione (Credits: Facebook)

E proprio al teatro dedicò i primi anni della sua professione arrivando persino ad aprirne uno tutto suo. Un incendio però distrusse la struttura e fu così che decise di lanciarsi nel cinema iniziando sul set del film Pronto… c’è una Giuliana per te del regista Massimo Franciosa.

Molti avranno già capito che parliamo di Anna Mazzamauro, interprete dell’indimenticabile signorina Silvani della saga di Ugo Fantozzi, leggendario personaggio incarnato dall’attore Paolo Villaggio.

In un’intervista pubblicata sull’edizione cartacea di Libero e riportata da Fanpage, l’artista romana oggi 83enne ha rivelato un lato inedito di sé ed ha raccontato senza giri di parole come vive il rapporto col tempo che passa e con la morte. Parole che lasciano di stucco.

Anna Mazzamauro, amara confessione: ciò che nessuno immaginerebbe mai

Madre di una figlia avuta con l’ex marito, l’attrice si è raccontata a Libero senza filtri. “Io detesto la vecchiaia: fosse per me vivrei per l’eternità, come un Highlander. Cerco di combattere il tempo che passa continuando a lavorare”, spiega la Mazzamauro che, nonostante l’età, continua a lavorare moltissimo a teatro.

Qui rivela di sentirsi una primadonna, a differenza del cinema dove è stata spesso relegata al ruolo di cabarettista: “Adesso poi che non ho più vent’anni, mi danno ruoli da anziana chiedendomi pure di balbettare: ma le pare?”.

Alla domanda se abbia o meno paura della morte, l’attrice ha ammesso di esserne molto spaventata vista la sua mancanza di fede: “Sì, per forza: sono atea. Quindi ho paura eccome della morte, perché non penso che ci sia qualcosa dopo”.

Sebbene facendo l’attrice sia riuscita a realizzare il sogno della sua vita, Anna non ha nascosto una certa amarezza nel descrivere sé stessa da un punto di vista personale: “La verità è che sono una donna inutile. Davvero: ho solo la virtù di sapere recitare. Il mio unico vanto è che non sono ‘diventata’ un’attrice: lo sono sempre stata. È scritto nel mio dna”, dice.

Parole che spiazzano vista la sua simpatia travolgente e l’energia che ha sempre dimostrato. Eppure l’ex signorina Silvani ammette di sentirsi utile “solo quando sto sul palco” e definisce tutto il resto “una tragedia”.

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Credits: Facebook

Ovviamente il suo pubblico non la pensa affatto così e continua ad amarla da decenni come donna e come artista.

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