Netflix, brutta notizia: “Siamo costretti da esigenze aziendali”

Dopo la cancellazione di alcuni film e serie tv su Netflix, arriva un’altra brutta notizia: “Siamo costretti da esigenze aziendali”.

Nel 2014 Netflix, società operante nella distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti a pagamento, ha ampliato la sua produzione cinematografica e televisiva e la distribuzione online. Nel primo trimestre del 2020 la piattaforma è riuscita a raggiungere ben 182 milioni di utenti complessivi.

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Netflix, arriva una brutta notizia: “Siamo costretti da esigenze aziendali” (Credits: youtube)

Negli ultimi mesi però le notizie non sono state così positive e per questo è corsa ai ripari. Ma che cosa è successo? A quanto pare la società ha perso circa 200mila abbonati all’inizio del mese di aprile. A causa di questo calo, Netflix ha cancellato molte serie tv e film. Ma questa perdita ha portato ancora a conseguenze negative e il colosso dello streaming è stato costretto a prendere una nuova importante decisione per ‘esigenze aziendali’.

Netflix, brutta notizia: “Siamo costretti da esigenze aziendali”

Netflix è una società operante nella distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento. Negli ultimi mesi abbiamo appreso che la piattaforma ha subito una grande perdita. C’è stato un calo di circa 200mila abbonati.

Per questo motivo molte serie tv e i film sono stati cancellati dalla piattaforma che ha così preferito correre subito ai ripari. Purtroppo sempre a causa di questa perdita incontrollata di utenti il colosso dello streaming ha annunciato la nuova decisione presa, costretto per esigenze aziendali.

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Credits: pixabay

La società a quanto pare ha annunciato un taglio di 150 posti di lavoro, in particolare saranno maggiormente tagliati negli Stati Uniti, dove ha un’esposizione e una espansione maggiore. Secondo quanto riportato da un portavoce Netflix ad AdnKronos, come citato da Fanpage, il rallentamento della crescita dei ricavi ha costeretto l’azienda a rallentare anche la crescita dei costi: “Purtroppo oggi lasciamo andare circa 150 dipendenti, per lo più statunitensi. Questi cambiamenti sono guidati principalmente da esigenze aziendali piuttosto che da prestazioni individuali“. Il portavoce ha fatto sapere che nessuno vuole dire addio a colleghi così grandi: “Stiamo lavorando duramente per sostenerli in questa difficile transizione”.

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