Il conduttore e giornalista Alfonso Signorini si lascia andare ad una confessione mai detta prima: “Ho vissuto episodi di bullismo”
Nel corso dell’intervista rilasciata a “Verissimo” di Silvia Toffanin, Signorini si è lasciato andare ad una confessione inaspettata. “Ho vissuto episodi di bullismo“, ha dichiarato il giornalista e conduttore del Grande Fratello Vip. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
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Alfonso Signorini: “Ho vissuto episodi di bullismo”
Signorini è un noto giornalista, scrittore, regista teatrale e conduttore televisivo, nonché direttore del famosissimo settimanale Chi. Ha iniziato la sua carriera come professore di latino e greco in un istituto di Milano, dov’è nato e cresciuto.
Dopo aver lasciato la professione di insegnante, ha iniziato a lavorare come giornalista. Ad oggi, Signorini è il direttore di uno dei settimanali più importanti in Italia. Col tempo è divenuto anche un volto noto della televisione italiana. Ha legato la sua carriera televisiva soprattutto al reality show “Grande Fratello Vip“, dove ha vestito prima i panni di opinionista e poi quelli di conduttore e autore. Attualmente è al timone della sesta edizione del reality show.
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Signorini è stato ospite nella scorsa puntata di “Verissimo“, programma televisivo in onda su Canale 5 e condotto da Silvia Toffanin. Nel corso della sua intervista, il conduttore del GF VIP si è lasciato andare ad una confessione mai detta prima. Parlando della sua infanzia, infatti, il direttore del settimanale Chi ha confessato: “Ero un bambino solitario, ho vissuto anche episodi di bullissimo. Mi chiamavano Alfi, perché mia mamma mi chiamava dal balcone quando era ora della merenda e quindi tutti mi facevano il verso”. Il conduttore ha poi chiosato: “Sono ricordi che poi ti porti dietro”.
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Alfonso racconta di aver subito atti di bullismo anche a scuola: “Ricordo che alle scuole medie, dato che andavo bene a scuola, mi capitava di consegnare spesso i compiti prima degli altri e quindi mi dicevano ‘Alfi, suggerisci se no ti meniamo’”. Alfonso, però, non si è mai fatto intimorire: “Ero ligio al mio dovere“.